Piante tossiche per i gatti

Piante tossiche per i gatti

I gatti amano stare liberi in giardino, amano gironzolare su e giù, annusando le piante che si trovano nelle vicinanze. Però occorre fare attenzione perchè vi sono delle piante tossiche per i gatti, possono causare delle intossicazioni o delle dermatiti. Vediamo insieme quali sono.

Piante tossiche per i gatti

mai più piante velenose grazie ingegneria genetica

Mai più piante velenose grazie a ingegneria genetica?

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Molte piante difendono la loro bellezza dall’attacco degli animali attraverso delle sostanze tossiche caratterizzanti i loro elementi principali. E’ palese che un animale erbivoro in cerca di cibo mangerà qualsiasi pianta sembri appetibile che incontrerà nel suo cammino. Come risolvere il problema degli avvelenamenti degli animali? Privando alcune piante della loro velenosità in laboratorio.

Le sostanze tossiche delle piante

piante tossiche

Le nostre amiche piante ci aiutano a rallegrare l’ambiente sia esterno o interno, e spesso sono utili nel trattamento di diverse patologie. Capita però che il dosaggio sia errato o che alcune parti di esse vengano ingerite accidentamente e causino così dei disturbi più o meno gravi per l’organismo.

Può capitare, ad esempio, che un bambino venga attratto dal colore delle bacche di una particolare pianta e ne ingerisca una certa quantità che risulterà poi tossica. Ma gli adulti non sono immuni da simili problemi, visto che a volte confondono una specie con un’altra, prelevando parti tossiche o velenose.

E allora andiamo a vedere insieme quali sono le sostanze nocive per la salute umana, ricordando al lettore che è sempre bene consultare un esperto prima di qualunque operazione fai-da-te.

Oleandro, un tocco di colore per tutte le stagioni

oleandro

Per coloro che amano un giardino quasi sempre in fiore, ma hanno poco tempo (o voglia) da dedicare all’arte della floricoltura, non c’è nulla di meglio che l’Oleandro, arbusto sempreverde che richiede ben poche attenzioni, regalando per contro uno spettacolo con pochi eguali.

Il nome scientifico è Nerium Oleander, mentre la famiglia di appartenenza è quella delle Apocynacee (la stessa di Pervinca e Carissa che tratteremo in capitoli a parte). Stando ad alcune fonti, pare che l’Oleandro provenga dall’Asia, ma ormai è facile trovarne esemplari di ogni tipo nella zona mediterranea, dove ha trovato la sua sistemazione ideale per via del clima temperato. Il peggior nemico dell’Oleandro, infatti, è il freddo pungente ed è per questo che se ne consiglia la copertura nel periodo invernale, sebbene una pianta adulta trovi ugualmente il modo di difendersi.