In aumento le malattie da clima: le previsioni entro il 2050

Bisogna prestare un’attenzione crescente al tema delle malattie da clima. Il cambiamento climatico non è più una minaccia lontana, ma una realtà che favorisce la diffusione di patologie come la West Nile. L’aumento delle temperature globali, insieme all’incremento di eventi meteorologici estremi come piogge torrenziali, alluvioni e siccità prolungate, sta alterando drasticamente l’habitat e il raggio d’azione di insetti vettori quali zanzare, zecche e flebotomi. Questi ultimi sono i principali responsabili della trasmissione di malattie infettive sempre più diffuse.

malattie da clima
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Le malattie da clima sono un’emergenza sanitaria globale

La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) lancia un monito chiaro attraverso un articolo pubblicato sull’International Journal of Environmental Medicine: l’accelerazione degli impatti del degrado ambientale e dei cambiamenti climatici rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria. Questa situazione richiede un cambiamento radicale nell’approccio alla salute pubblica.

Il presidente della SIMA, Alessandro Miani, sottolinea come circa il 24% dei decessi globali, quasi uno su quattro, sia già collegato a fattori di rischio ambientali come l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. La crisi climatica agisce come un “fattore moltiplicatore”, amplificando i rischi per la salute. L’aumento delle temperature, la maggiore frequenza di eventi estremi e le perturbazioni degli ecosistemi aggravano l’insicurezza alimentare e idrica, e facilitano la diffusione di malattie trasmesse da vettori come le zanzare.

Proiezioni future e ruolo degli ambienti urbani

Le proiezioni sono allarmanti: tra il 2030 e il 2050, si prevede che il cambiamento climatico causerà almeno 250.000 decessi aggiuntivi all’anno a livello globale. Le Nazioni Unite stimano che il 56% della popolazione mondiale viva già in aree urbane, una percentuale destinata a salire al 68% entro il 2050 (in Europa è già circa il 75%). Questo rende gli ambienti urbani il “campo di battaglia” principale per i futuri interventi ambientali e sanitari.

A livello globale, sono già in atto iniziative politiche per integrare la natura, come gli spazi verdi urbani, nella gestione della salute urbana, nell’ambito del programma One Health. Con la continua espansione delle città, è fondamentale che l’assistenza sanitaria e la pianificazione urbana collaborino strettamente per reintrodurre la natura nella vita quotidiana.

La SIMA esorta a implementare interventi urbanistici mirati, a regolamentare l’uso dei pesticidi e a migliorare i sistemi di drenaggio urbano. La società scientifica avverte che “ripristinare il nostro legame con la natura non è né un lusso né un optional, ma un atto di guarigione globale scientificamente solido e urgentemente necessario.”

A prescindere da tutto, appare chiaro che la minaccia delle malattie da clima sia più chiara che mai in questo periodo.

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