Le performance ambientali di Amazon in un nuovo documento

Amazon ha recentemente pubblicato il suo rapporto di sostenibilità 2024, un documento che, similmente a quanto fatto da LG e Samsung, offre una panoramica delle performance ambientali e sociali dell’azienda nel corso dell’anno. I risultati presentano un quadro misto, con alcune notevoli conquiste ma anche sfide persistenti, soprattutto per quanto riguarda le emissioni di carbonio.

performance ambientali
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I dettagli sulle performance ambientali di Amazon

Dopo due anni consecutivi di diminuzione, le emissioni assolute di CO₂ di Amazon sono aumentate del 6%. Questo incremento si è verificato nonostante un miglioramento del 4% nell’intensità carbonica, che indica una maggiore efficienza nell’uso delle risorse in relazione alla crescita del business. L’aumento delle emissioni è direttamente collegato all’impressionante crescita dell’11% del fatturato registrato nel 2024. Questo dato evidenzia una difficoltà intrinseca: pur riducendo l’impatto per singola operazione, l’enorme espansione commerciale ha vanificato gli sforzi per la decarbonizzazione assoluta.

Nonostante questo, c’è un traguardo significativo da celebrare: Amazon ha raggiunto l’obiettivo di coprire il 100% dei consumi energetici globali con energia rinnovabile, ben cinque anni prima della scadenza prevista per il 2030. Questa è una dimostrazione concreta dell’impegno dell’azienda verso fonti energetiche pulite. Gran parte dell’espansione di Amazon è trainata dagli investimenti massicci nell’intelligenza artificiale (AI). Il potenziamento dei data center, necessari per supportare i chip sempre più energivori richiesti dall’AI, ha inevitabilmente aumentato il consumo di elettricità e le esigenze di raffreddamento.

In questo contesto, AWS (Amazon Web Services) si distingue per un indice di efficienza energetica (PUE) di 1,15, un valore notevolmente inferiore alla media del settore (1,25) e ancor più distante da quella dei data center on-premise (1,63), a testimonianza di un’ottima gestione energetica. Per diversificare ulteriormente il proprio mix energetico a zero emissioni, Amazon ha anche annunciato investimenti nel settore nucleare, una mossa che riflette la ricerca di soluzioni a lungo termine per l’approvvigionamento energetico.

Sul fronte della logistica, l’azienda ha compiuto passi avanti significativi. Vanta una flotta di oltre 31.400 furgoni elettrici che hanno consegnato 1,5 miliardi di pacchi e sono supportati da una rete di 11.770 colonnine di ricarica, la più estesa rete privata negli Stati Uniti. Per quanto riguarda gli imballaggi, Amazon ha iniziato a sostituire i cuscini d’aria in plastica con imbottiture in carta riciclabile, riuscendo a ridurre l’uso di plastica del 16,4%.

Nel complesso, dal 2019, le emissioni di carbonio per singola unità spedita sono diminuite di quasi un terzo. Il rapporto evidenzia anche il rafforzamento della responsabilità nella filiera. Il programma di audit dei fornitori è stato esteso per includere partner di logistica, magazzinaggio e costruzione, così come i fornitori di beni non destinati alla rivendita.

Infine, sul fronte sociale, Amazon continua a investire nelle comunità locali attraverso progetti di edilizia popolare e la concessione di crediti per il cloud computing a organizzazioni sanitarie globali. Di particolare rilievo è l’impegno nella formazione: oltre due milioni di persone in tutto il mondo hanno già beneficiato dei corsi di formazione sulle competenze AI promossi dall’azienda, contribuendo a preparare la forza lavoro del futuro.

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