Piante officinali: la Pilosella

pilosella

La pilosella, il cui nome scientifico è Hieracium pilosella è una pianta erbacea perenne dal portamento tappezzante, appartenente alla famiglia delle Compositae; questa pianta è conosciuta anche con i nomi volgari di orecchio di topo o lingua di gatto, a causa della forma a rosetta delle foglie che si trovano alla base, ricoperte da una peluria bianca che ha generato il nome pilosella; in primavera e in estate produce fiori gialli con sfumature rossastre

Questa pianta cresce spontanea nelle zone aride e montuose dell’Europa e dell’Asia del nord, ed è molto utilizzata in fitoterapia come pianta officinale grazie alle sue proprietà diuretiche, antinfiammatorie e antibiotiche. Uno degli usi più conosciuti della pilosella è come impiego nella cura della brucellosi, una malattie infettiva batterica che colpisce gli animali e che può essere trasmessa anche all’uomo; la pilosella è utile nella cura di questa malattia perché contiene un composto chiamato umbelliferone. 

Della pilosella si usa la parte aerea che deve essere raccolta da aprile a settembre; può essere utilizzata anche per ottenere decotti e tisane, e ad uso alimentare, lessando le sue foglie quando sono ancora giovani. La pilosella non è una pianta tossica, tuttavia è meglio evitarne l’utilizzo, in via cautelativa, in gravidanza e durante l’allattamento. Nonostante cresca allo stato spontaneo, la pilosella può essere anche coltivata: ecco, dopo il salto, le principali indicazioni per la messa a coltura di questa pianta

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