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Giuggiolo, semina e concimazione

Il giuggiolo è un albero poco conosciuto a livello mainstream ma molto amato dagli appassionati di giardinaggio, i quali non disdegnano averlo tra le piante di cui prendersi cura. Vediamo insieme di scoprire qualcosa di più sulla sua semina e concimazione.

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Giuggiolo, albero da frutto

Il Giuggiolo (Zizyphus jujuba) è un albero da frutto originario del continente asiatico e del bacino del Mediterraneo. E’ caratterizzato da fusti che possono raggiungere i cinque metri di altezza e da foglie ovali di colore verde brillante. I fiori sono di piccole dimensioni, di colore giallastro e fanno la propria comparsa nel corso della stagione primaverile. I frutti, invece, compaiono in autunno e sono costituiti da bacche simili ad olive, di colore verde o rossastro a seconda del periodo di maturazione.

Le giuggiole, ovvero i datteri italiani

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Un albero molto diffuso in Veneto, Toscana, Campania e Puglia è il giuggiolo, il cui nome botanico è Zyziphus sativa, una pianta dalla folta vegetazione e dai particolari frutti. I frutti di questo albero sono le giuggiole, delle “palline” dalla forma oblunga o rotonda, che assomigliano ai datteri, che possono essere consumate essiccate o semi-appassite. Le giuggiole apportano più vitamine dei datteri, in particolare quelle del gruppo C.

La giuggiola è un frutto di origine cinese, arrivato in Italia circa 2000 anni fa attraverso l’Arabia; quelle nostrane, possono essere di due tipi: dalla forma oblunga o rotonda. All’inizio, questi frutti possiedono un colore verde, che piano piano si riempie di macchie, fino ad arrivare a diventare  marrone. I primi frutti sono pronti a settembre e gli ultimi ad ottobre, ma possono essere essiccati e conservati, in modo da essere consumati in seguito.