Piante medicinali: quelle meno conosciute

piante medicinali

Torniamo oggi a parlare delle piante medicinali, ricordandovi sempre che, questi “rimedi naturali” non vogliono e non sono in alcun modo da sostituire a ciò che vi prescrive il vostro medico e che quindi non dovrete mai abbandonare delle eventuali profilassi indicatevi dagli specialisti.

Di seguito troverete piccole pianticelle delle quali, forse, non tutti conoscono i benefici naturali; attenzione però, perchè, anche se con queste pianticelle si può aiutare l’organismo, se non utilizzate nella maniera corretta, potrebbero essere molto pericolose.

La Dieffembachia, caratteristiche generali e tecniche colturali

dieffembachia

E’ una delle piante da interno più decorative ed esotiche e al tempo stesso abbastanza facile da coltivare, anche se richiede attenzione e cure. La grande varietà di forme della foglia, ha reso la dieffenbachia una pianta molto popolare coltivata sia in serra sia in casa, dove rappresenta un sicuro centro d’atten­zione. Può diventare, a seconda delle varietà, abbastanza grande; talvolta ha fusti forti, spessi e ramificati; altre volte è compatta con fusti eleganti e sottili.

Anche questa pianta va trattata con… i guanti, e non in senso metaforico: infatti la sua linfa contiene una sostanza irritante e pericolosa per le persone allergiche.

La specie di maggiore rilievo e più comunemente reperibile è la Dieffenbachia pietà o, come più correttamente è chiamata oggi, Dieffenbachia maculata, originaria delle zone tropicali del Brasile; possiede foglie ovali, leggermente lanceolate, di colore verde lucido macchiate di bianco avorio. Quando, molto raramente, fiorisce produce una infiorescenza a spadice.

Clematis, eleganza e colore in giardino

clematis

Nella scelta della pianta più adatta ad arredare il nostro giardino, siamo spesso condizionati dal clima della regione in cui viviamo o dalla particolare esposizione della nostra casa. Ecco allora una pianta che fa al caso nostro, la Clematis, capace di adattarsi perfettamente a qualunque temperatura.

Questo non significa che possiamo piantare una qualunque specie di Clematis in modo indifferenziato, ma solo che ci sono delle varietà che resistono meglio alle temperature rigide dell’inverno ed altre capaci di sopportare il sole cocente della stagione estiva. Quando selezioniamo la nostra piantina, dunque, dobbiamo tenere in considerazione l’ambiente di messa a dimora, chiedendo ad un esperto del settore quale sia quella che meglio si adatta alle nostre esigenze.

E dopo il necessario preambolo, passiamo alla descrizione di questa spettacolare pianta rampicante, che comprende circa 250 specie sia erbacee che legnose. Il nome viene dal greco klema-atos, ovvero tralcio di vite, e fa riferimento ai piccioli delle foglie che si attorcigliano attorno al supporto per poi arrampicarsi.

Piante velenose….occhio!

occhio alle piante velenose

Naturalmente per degli adulti responsabili è solo una semplice curiosità possedere una pianta tossica, ma, per essere più prudenti è molto meglio non coltivare piante di tale pericolosità se avete animali e bambini. In ogni caso, se proprio le volete, bisogna assolutamente che teniate queste piante fuori della loro portata e comunque non consentire mai ad un bambino di mangiare le bacche, masticare foglie, succhiare gambi di qualche pianta d’appartamento, in quanto nella maggior parte delle piante velenose, oltre alle bacche è anche pericolosa la linfa del gambo;

Anche piante non propriamente velenose possono procurare guai: per esempio, le foglie della familiare edera, se vengono ingerite in piccola quantità, hanno uno spiacevole effetto purgativo, mentre in grande quantità possono produrre un eccessivo stimolo e persino difficoltà di respirazione fino ad arrivare a provocare il coma nelle persone allergiche.

Le bellissime, marmoree foglie, color verde e bianco, della dieffenbachia contengono una linfa estremamente irritante. L’eventuale assaggio di una piccola parte può causare un doloroso gonfiore alla lingua e alla bocca creando grave difficoltà nel mangiare e nel parlare.

La Digitale, il ditale della Madonna

-Digitale

L’origine del nome di queste piante è molto semplice e si riferisce alla forma del loro fiore del tutto simile a un digitus, ossia a un ditale. Nota sin dall’antichità, tanto da essere citata dal poeta Ovidio nelle « Metamorfosi », la digitale è nota per le sue proprietà medicinali, valide soprattutto nelle malattie di cuore, ma non bisogna dimenticare che questa pianta è inclusa fra le specie velenose e quindi deve esser usata solo su prescrizione medica.

Comunemente, essa è nota anche come « ditale della Madonna » o « cornucopia ».

Inutile dire che le stupende infiorescenze della digitale ne fanno una delle piante più apprezzate per la decorazione del giardino e del balcone, purché in vasi abbastanza profondi.

In genere, le digitali stanno bene in gruppo, al centro del tappeto verde, ma si dimostrano altrettanto decorative se disposte in bordure o raggruppate a semicerchio alle spalle di una antica statua. I fiori recisi durano a lungo, ma bisogna avere l’accorteza di raccogliere gli steli quando non tutte le corolle sono ancora aperte, ma già si sono schiusi i primi fiori in basso.