Cambiamento climatico ed un mese di caldo extra: gli ultimi dati raccolti

Ulteriori studi sul cambiamento climatico. Con l’arrivo dell’estate, gran parte dell’Italia sta godendo di giornate soleggiate e temperature che superano i 30 gradi. Tuttavia, questa apparente idillio estivo nasconde una realtà preoccupante. Un nuovo rapporto, pubblicato in vista della Giornata d’Azione contro il Caldo, rivela un quadro allarmante: il cambiamento climatico di origine antropica ha già aggiunto una media di 30 giorni di caldo estremo per quasi la metà della popolazione mondiale nell’ultimo anno.

cambiamento climatico
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Cosa sappiamo sul cambiamento climatico qui in Italia

Il nostro Paese è particolarmente colpito da questa tendenza, avendo registrato ben 65 giorni di temperature estreme tra maggio 2024 e maggio 2025. Il rapporto, frutto del lavoro congiunto di scienziati del World Weather Attribution, di Climate Central e del Centro Climatico della Croce Rossa, lancia un monito severo: l’uso continuato dei combustibili fossili sta rendendo le ondate di calore più lunghe e probabili.

Nonostante l’evidenza, in molti paesi questa minaccia rimane tragicamente sottovalutata. La pubblicazione dello studio coincide con la Giornata d’Azione contro il Caldo, una campagna globale volta a sensibilizzare sui pericoli delle ondate di calore, ponendo quest’anno l’accento sul riconoscimento e la gestione dell’esaurimento da calore e del colpo di calore.

Tra maggio 2024 e maggio 2025, circa 4 miliardi di persone, ovvero la metà della popolazione mondiale, hanno sperimentato almeno 30 giorni in più di caldo estremo. Questa condizione è definita come temperature superiori al 90% delle osservazioni storiche nella loro area, un incremento direttamente riconducibile al cambiamento climatico.

In ben 195 paesi e territori, il cambiamento climatico ha almeno raddoppiato il numero di giornate di caldo estremo rispetto a uno scenario senza la sua influenza. È stato inoltre evidenziato che tutti i 67 principali eventi di caldo registrati nell’ultimo anno sono stati resi più probabili proprio dal cambiamento climatico. Questo studio fornisce un’analisi globale dettagliata, combinando rigorose scienze di attribuzione con dati provenienti da 247 paesi e territori, mettendo in luce non solo l’ampiezza del problema, ma anche l’urgenza di adottare misure di adattamento e azione contro il caldo in un contesto di temperature globali in costante aumento.

Il rapporto non si limita a presentare dati allarmanti, ma propone anche strategie chiave per affrontare le ondate di calore. Tra queste, spiccano la necessità di migliorare la raccolta dati e il monitoraggio degli impatti del caldo, e lo sviluppo di piani d’azione specifici, che si sono dimostrati estremamente efficaci nel ridurre la mortalità durante queste crisi. Per affrontare questa sfida crescente, è fondamentale ampliare rapidamente le risposte al caldo attraverso sistemi di allerta precoce più efficaci, piani d’azione contro il caldo e una pianificazione a lungo termine per le aree urbane. La gravità di questi dati ci spinge a riflettere: siamo pronti ad affrontare le conseguenze di un’estate sempre più calda e di un clima in rapida evoluzione?

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