Fioriture estive: l’Hedychium

hedychium

L’Hedychium è una pianta rizomatosa perenne appartenente alla famiglia delle Iridacee ed originaria dell’Asia, molto diffusa nelle zone temperate del Pianeta ed apprezzata per la splendida fioritura. E’ caratterizzata da foglie lunghe e lanceolate che possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie, con tinte che vanno dal verde al blu. I fusti sono molto simili a quelli dell canne e portano fiori riuniti in spighe dal colore bianco, giallo, arancio o rosso.

Generalmente viene coltivato come pianta da appartamento, ma nelle zone con clima mite si può tentare anche l’allevamento in piena terra, purché si scelga una posizione riparata dal vento gelido dell’inverno. Ed è proprio all’esterno delle mura domestiche che l’Hedychium regala il meglio della propria bellezza, formando ampi cespi e raggiungendo altezze considerevoli. Tra le varietà più diffuse e dalla fioritura più spettacolare ricordiamo l’Hedychium aurantiacum, l’Hedychium coronarium, l’Hedychium flavum e l’Hedychium gardenerianum.

Come far ramificare il ficus

ramificare ficus

Il ficus è una pianta che ha la tendenza ad allungarsi e a spogliarsi alla base, con il risultato di essere sì, in piena salute, ma di rendere il suo effetto decorativo molto ridotto, in quanto appare disadorno in una zona del fusto difficile da nascondere con altre piante.

Per fortuna, con qualche accorgimento è possibile rinfoltire la base della pianta e darle nuovo vigore; vediamo come fare.

Piante rampicanti: la Tetrastigma

tetrastigma

La Tetrastigma è una pianta appartenente alla famiglia delle Vitacee ed originaria del continente asiatico, particolarmente apprezzata per la bellezza del suo fogliame. E’ caratterizzata da fusti sottili e da foglie ovali ed appuntite, dal colore verde brillante, che decorano la pianta per tutto il corso dell’anno.

Ha portamento rampicante ed è quindi particolarmente indicata per la copertura di pergolate, muri e recinzioni, sebbene la scarsa resistenza alle temperature rigide ne consiglia la coltivazione tra le pareti domestiche. Alle nostre latitudini, infatti, la Tetrastigma si coltiva per lo più in vaso, dove non raggiunge altezze considerevoli e non presenta fioritura. In ogni caso si tratta di una magnifica pianta da tenere in casa, molto decorativa e facile da coltivare, come dimostrano le dritte che trovate subito dopo il salto.

Le varietà di Clematide più colorate

Clematis Comtesse de Bouchard

La Clematide è una pianta dal portamento rampicante che si caratterizza per la colorata e copiosa fioritura e per la grande varietà di specie che permette di creare un angolo colorato di sicuro effetto adatto ai muri esterni, alle ringhiere oppure ai graticci di legno.

Tra le varietà di clematide più colorate ne abbiamo individuate nove, perfette per rallegrare i vostri ambienti; vediamo le loro caratteristiche.

Clematis Fujimusume. Si caratterizza per i grandi fiori piatti di colore blu porcellana, del diametro di circa 18 cm; è una pianta resistente al freddo e quindi può essere coltivata anche al nord Italia, e fiorisce a maggio, giugno e settembre.

Clematis Comtesse de Bouchard. Possiede fiori piatti di colore rosa larghi circa 13 cm; ha un lungo periodo di fioritura, ovvero da giugno a ottobre.

Fioriture estive: il Sinforicarpo

sinforicarpo

Il Sinforicarpo (Symphoricarpus) è una pianta appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee ed originaria dell’America settentrionale e della Cina, molto apprezzata dalle nostre parti per la splendida fioritura. Si tratta di una pianta arbustiva con portamento eretto e ramificazioni piuttosto dense. Le foglie hanno forma ovale con margine liscio e venature evidenti. I fiori sono bianco-verdastri, riuniti in grappoli e compaiono sulla pianta nel periodo estivo, per poi lasciare il posto a delle bacche tondeggianti bianche o rosa, molto apprezzabili dal punto di vista decorativo, che restano a far bella mostra di sé per tutto l’inverno.

Solitamente il Sinforicarpo viene coltivato a scopo ornamentale, nella decorazione di giardini pubblici o privati, sia come pianta singola che nella formazione di spettacolari siepi. A questo proposito, è bene ricordare che la potatura della pianta è di fondamentale importanza e va effettuata nel periodo di riposo vegetativo, quando le foglie non sono più presenti sui rami.

Catambra, la pianta anti zanzare

catambra

In questo periodo le zanzare iniziano a farsi sentire e a tal proposito qualche tempo fa vi avevamo parlato delle piante anti zanzare; oggi ritorniamo sull’argomento con la Catambra, ovvero la pianta anti zanzare che, secondo chi l’ha provata, è in grado di allontanare veramente i tanti odiati insetti. 

La Catambra è una pianta ottenuta attraverso vari innesti dal vivaio bresciano Ambrogio Vivai, e brevettata nel 2006 dallo stesso; questa pianta possiede una sostanza repellente per le zanzare, il catalpolo, in misura quattro volte superiore rispetto alle altre piante, e quindi risulta molto più efficace contro questi insetti. Il catalpolo tiene lontane le zanzare grazie al suo odore, che però non avvertibile dalle narici umane.

Palme, le specie più diffuse (Parte prima)

palma alessandra

Archontophoenix Alexandrae (Palma reale Australiana o Palma Alessandra)

La palma reale australiana, nota anche come palma Alessandra, cresce bene nelle zone costiere in posizioni riparate ma, poichè originaria di zone molto piovose, deve ricevere annaffiature costanti. Il tronco è slanciato con anelli molto sottili e si presenta più grosso alla base. Le foglie sono pennato-composte con apice appuntito, verdi sulla pagina superiore, grigio-argentee sulla pagina inferiore.

La palma Alessandra può essere coltivata solo in zone climatiche caratterizzate da inverni miti. Ha bisogno di un terreno costantemente umido e ricco di materia organica. Gli esemplari più giovani non dovrebbero restare per troppe ore esposti al sole diretto. Poichè le foglie cadono da sole non richiede potature.

Brahea Armata (Palma azzurra messicana)

La palma azzurra cresce bene nelle zone costiere su terreni sabbiosi. Il tronco, più grosso alla base, raggiunge i 14 metri di altezza e i 40-50 centimetri di diametro. Le grandi foglie flabellate sono di colore grigiastro o azzurrognolo. Le infiorescenze, ricadenti, sono molto lunghe.

Si tratta di una pianta molto rustica che resiste alla siccità e prospera anche su terreni aridi a patto che siano ben drenati. E’ caratterizzata da una crescita lenta.

Alberi da frutto: il Gelso nero

gelso nero

Vi abbiamo già parlato del gelso bianco, oggi è il turno del Morus nigra, meglio conosciuto con il nome comune di Gelso nero, ovvero un albero appartenente alla famiglia delle Moraceae, originario del Medio Oriente e dell’Asia orientale. Fisicamente il gelso nero si presenta come un albero alto fino a 15 metri, con la chioma arrotondata e compatta; rispetto al gelso bianco ha le foglie più piccole.

I fiori spuntano in aprile presso l’ascella fogliare, mentre i suoi frutti da luglio a settembre. Il frutto del gelso nero è commestibile e dal sapore dolciastro, è carnoso, oblungo, possiede un colore violaceo e si chiama sarosio, anche se comunemente viene chiamato mora.

Pur avendo come zona d’origine il Medio Oriente, i frutti del gelso nero erano conosciuti e apprezzati anche dai romani che li consideravano una specie di panacea, tanto che li usavano per ottenere diverse medicamenti; anche oggi si utilizzano diverse parti del gelso, oltre ai frutti, vengono impiegati la cartoccia della radice, le foglie e le radici.