Bouganville, fiori che non attirano insetti

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II nome scientifico di queste stupende piante ricorda un esploratore e botanico francese vissuto nel Settecento, Louis de Bougainville, che recatosi nelle zone equatoriali del Brasile rimase talmente affascinato dall’apparizione di un albero letteralmente fasciato da una coltre cremisi di «fiori», da decidere di portare senz’altro in Europa qualche esem­plare della strana pianta. In seguito, il nuovo rampicante prese il no­me del suo scopritore e i naturalisti accer­tarono che quelli che erano stati ritenuti i fiori della Bougainvillea altro non erano che foglie modificate, ossia brattee. La ragione che ha determinato questa tra­sformazione sta nel fatto che i veri fiori della buganvillea sono del tutto insignificanti e quindi insufficienti ad attirare gli insetti che debbono provvedere alla fecondazione delle corolle e assicurare la continuità della spe­cie.

L’utilizzazione è quella delle piante rampi­canti o sarmentose, ossia caratterizzate da rami lunghi e flessuosi, adatti ad ornare per­golati e ringhiere, muri e cancellate, colonne o vecchi tronchi. La buganvillea può essere coltivata in vaso e quindi servire anche alla decorazione dei balconi o dei cortili.

Stelle di Natale, tecniche colturali e di moltiplicazione

Stella di Natale biancaLa Stella di natale

Per far si che la nostra bella stella di Natale viva il più allungo possibile dobbiamo aver ben chiare le sue esigenze.

Vediamo quindi le tecniche per mantenerla in vita durante le varie stagioni e quelle per moltiplicarla;

Durante la stagione primaverile, molti scartano la pianta quando le brattee sono scolorite, ma è piuttosto semplice fare in modo che la pianta le riproduca di nuovo. Basta accorciare decisamente gli steli fino a 7-10 cm dalla base e tenere quasi asciutta la composta lasciando per un mese la pianta in buona luce non esposta al sole, a temperatura ambiente. In seguito si bagna il terriccio e la pianta riprende a vegetare.

Quando la stella di natale rincomincia a crescere, verso maggio, la si rinvasa in terra fresca facendo una buona composta, evitando di scegliere vasi troppo grandi altrimenti la pianta tende a produrre molti steli ma pochi fiori e poche brattee.

La stella di Natale ha bisogno di riposo

stelle di Natale in serra

Nel nostro clima la stella di Natale conosce una sola utilizzazione, ossia quella di servire come decorazione della casa durante le feste natalizie ed è considerata uno degli omaggi floreali più eleganti per il periodo che corre dal 25 dicembre a Capodanno, epoca in cui le grandi brattee d”Euphorbia pulcherrima si aprono in grandi stelle.

Nelle regioni meridionali e in Riviera, dove il clima è particolarmente mite, la poinsezia può vivere all’aperto e quindi può essere coltivata anche come decorazione del giardino e della terrazza. Tuttavia, è bene ricordare che le piante che vivono all’aperto difficilmente presentano un fogliame altrettanto bello di quello delle piante che vengono conservate in serra, particolare che diminuisce assai il potere decorativo della stella di Natale.

Coltivare la stella di Natale non è difficile, mentre è quasi impossibile ottenere l’apparizione invernale delle grandi brattee colorate se la pianta non può godere di una temperatura costante superiore ai 16° nel periodo ottobre-dicembre.

Stella di Natale, in Messico è considerata quasi sacra!

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L’origine del nome scientifico delle euforbie è abbastanza oscura e si rifà, probabilmente, a una leggenda secondo cui lo scopritore dei principi benefici contenuti nel lattice che stilla dai tessuti di queste piante, è da attribuire ad Euforbio, medico di Giuba re dei Numidi.

Il nome della specie comune (Stella di Natale), si riferisce al periodo di fioritura della pianta che corrisponde, grosso modo, al periodo natalizio. l’Euphorbia pulcherrima è nota anche come Poinsettia pulcherrima, da cui deriva il nome comune di « poinsezia » con cui si usa designare la specie che verso Natale ci regala le sue stupende, vellutate brattee rosse, rosa, bianche e avorio.

Sino alla fine dell’Ottocento la poinsezia era pressoché ignota in Europa, mentre veniva già ampiamente usata in America e soprattutto in Messico dove la stella di Natale è considerata quasi sacra.