3 consigli coltivare dragoncello

3 consigli per coltivare il dragoncello

Consigli per coltivare il dragoncello nel proprio orto: questa erba aromatica, nonostante non viva della stessa fama di altre più comunemente utilizzate come salvia e basilico non solo dà un ottimo sapore ai nostri piatti ma rappresenta un’avventura nel mondo della coltivazione davvero interessante.

dragoncello

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Coltivare il dragoncello: cure invernali ed utilizzo

Il Dragoncello, noto anche con il suo nome francese Estragone, è sostanzialmente un’erba, che nel periodo di fioritura si ricopre di fiorellini riuniti in delle piccole pannocchie.  Potete creare delle belle bordure con quest’erba, soprattutto attorno ad aiuole con altre piante poste all’interno, in maniera tale da creare un bellissimo effetto ottico.

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Coltivare le erbe aromatiche in casa

Le piante aromatiche che si mantengono di dimensioni contenute (erba cipollina, prezzemolo, santoreggia, maggiorana, basilico) possono benissimo essere coltivate in casa all’interno di cassette per davanzali o di vasi circolari del diametro di 12-14 centimetri. Cosa c’è di più bello infatti che cogliere direttamente dalla pianta quella fogliolina di basilico che poi useremo per guarnire il sugo? Tuttavia, al contrario di quanto si crede comunemente, il luogo più adatto per la loro coltivazione non è il davanzale interno della finestra o una mensola in cucina, ma all’interno di una stanza luminosa e non troppo umida in prossimità di una finestra o di una porta a vetri.

Questo periodo è il più indicato per trasferire in vaso alcune delle aromatiche perenni che durante l’estate sono state coltivate in giardino, in piena terra: salvia, erba cipollina, maggiorana e menta. Lo stesso può essere fatto con il prezzemolo, anche se è maggiormente opportuno per questo eseguire l’operazione inversa, ossia coltivarlo direttamente in vaso a giugno per poi trasferirlo in casa all’arrivo dei primi freddi. Le cassette o i vasi dovranno però essere riempite con del terriccio molto ricco per ottenere risultati simili a quelli ottenuti all’aria aperta.

Erbe aromatiche: il dragoncello

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Il Dragoncello (Artemisia dracunculus)

Fioritura: da luglio a ottobre
Impianto: primavera-estate
Tipo di pianta: erba aromatica perenne
Altezza max: 1 metro

Il dragoncello, conosciuto anche come estragone, è una pianta aromatica perenne appartenente alla famiglia delle Asteracee, originaria della Siberia e della Russia meridionale; in Italia non cresce spontanea, bensì deve essere coltivata. Questa pianta deve il suo nome al fatto che la forma delle sue radici ricorda quella di un piccolo drago, mentre la denominazione botanica, Artemisia, è in onore della dea Artemide.

Esistono due varietà di dragoncello: quella francese, che è anche la migliore perché più profumata, e quella russa, dalle foglie meno aromatiche. Fisicamente il dragoncello si presenta come un cespuglio che può raggiungere il metro di altezza, con foglie sottili e lucenti, piccoli fiori di colore giallastro o verde riuniti in pannocchie e frutti di colore verde scuro grandi un paio di millimetri.

Il dragoncello viene usato in cucina per aromatizzare molti piatti, e le sue foglie fresche, dal sapore a metà tra sale e pepe, servono per profumare le insalate; il dragoncello è adatto come sostituto del sale per insaporire i cibi. Questa aromatica possiede proprietà stimolanti, digestive e antisettiche, e i greci ne masticavano le foglie per calmare il mal di denti. Il periodo migliore per la raccolta delle foglie è in estate, ma può essere fatta quando lo si desidera; per conservarle senza perdere le loro proprietà aromatiche è bene tritarle e congelarle.