Chamaerops, la Palma di San Pietro

La Chamaerops humilis o Palma di San Pietro è una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Arecacee, molto diffusa nella nostra penisola. Si tratta di una palma che può raggiungere i sei metri di altezza, anche se nella coltivazione domestica assume dimensioni piuttosto contenute. Le foglie sono lunghe e strette, appuntite, di colore verde più o meno scuro. I fiori sono riuniti in pannocchie molto decorative e fanno la propria comparsa nel corso della stagione estiva. I frutti sono costituiti da bacche tondeggianti di colore giallo o rosso.

Palme, le specie più diffuse (Parte prima)

palma alessandra

Archontophoenix Alexandrae (Palma reale Australiana o Palma Alessandra)

La palma reale australiana, nota anche come palma Alessandra, cresce bene nelle zone costiere in posizioni riparate ma, poichè originaria di zone molto piovose, deve ricevere annaffiature costanti. Il tronco è slanciato con anelli molto sottili e si presenta più grosso alla base. Le foglie sono pennato-composte con apice appuntito, verdi sulla pagina superiore, grigio-argentee sulla pagina inferiore.

La palma Alessandra può essere coltivata solo in zone climatiche caratterizzate da inverni miti. Ha bisogno di un terreno costantemente umido e ricco di materia organica. Gli esemplari più giovani non dovrebbero restare per troppe ore esposti al sole diretto. Poichè le foglie cadono da sole non richiede potature.

Brahea Armata (Palma azzurra messicana)

La palma azzurra cresce bene nelle zone costiere su terreni sabbiosi. Il tronco, più grosso alla base, raggiunge i 14 metri di altezza e i 40-50 centimetri di diametro. Le grandi foglie flabellate sono di colore grigiastro o azzurrognolo. Le infiorescenze, ricadenti, sono molto lunghe.

Si tratta di una pianta molto rustica che resiste alla siccità e prospera anche su terreni aridi a patto che siano ben drenati. E’ caratterizzata da una crescita lenta.

Raggruppare le piante, ecco come farlo al meglio

rGGRUPPARE LE PIANTE

Raggruppare armonicamente le piante è il metodo più ad effetto per disporle in casa. Le piante stanno bene riunite fra loro in gruppo: si crea in tal modo un mini-ambiente naturale; per di più annaffiarle diventa anche più facile! Di contro alcune piante meritano una particolare sistemazione per mostrare tutta la loro bellezza ed il loro aspetto lussureggiante, infatti molte specie, come le Palme Howea e le piante di Fatsia Japonica, sono sufficientemente imponenti per stare da sole.

Se decidete di allestire un gruppo di piante, le soluzioni estetiche sono infinite: la sola cosa di cui preoccuparsi è che tutte  abbiano le stesse esigenze o avversioni. Per esempio, non mettere un Filodendro amante dell’umidità proprio vicino ad un Cactus che ha bisogno di poca acqua.

In gruppo le piante possono essere separate, una accanto all’altra, oppure nello stesso contenitore. Quest’ultimo metodo è probabilmente il metodo migliore: ciò che è necessario è solo un contenitore abbastanza grande da accogliere tutti gli esemplari. Riempite il contenitore con una composta a base di torba e disponetevi in modo armonico le piante. Controllate se vi soddisfa la disposizione adottata, quindi, quando avrete finito, annaffiate il tutto molto bene. Per un risultato migliore i contenitori devono essere di dimensioni adatte;  sceglieteli di terracotta e non di materia plastica: la terracotta, infatti, è porosa e permette all’umidità di giungere alle piante molto più facilmente.