Semina in lettorino

lettorino

La semina in lettorino, è un  sistema che si usa per le specie delicate, che non possono essere seminate in piena terra o in vasi al­l’aperto, oppure per far nascere, in inverno, le pianticelle da mettere a dimora in giardi­no o sul balcone, in primavera. Il lettorino è una specie di ampia cassetta, in legno o in cemento, con due lati spioventi, che può es­sere collocata sul terreno del giardino o del­l’orto; il lettorino munito di un fondo su cui viene deposto uno strato di terra può essere utilizzato anche sul balcone. Ogni lettorino è completato da un coperchio in vetro o in speciale materiale plastico: sia il vetro sia il laminato plastico hanno le funzioni di racco­gliere la maggior quantità di calore possibi­le per facilitare la germinazione dei semi e di assicurare alle future pianticelle la neces­saria  luminosità.

La semina dei lettorini può avvenire secon­do questi tre sistemi:

Semina all’aperto

semine

La semina può essere effettuata in due mo­di: all’aperto o in lettorino.

Oggi esamineremo quella all’aperto e, nel mio post di domani, troverete quella in lettorino.

La semina all’aperto.

Anzitutto, è indispensa­bile che il terreno non presenti la minima traccia di gelo, sia soffice e tiepido al tatto, tanto da poter essere lavorato con facilità.

Prima di seminare è necessario dissodare e livellare il terreno, ripulendolo da sassi, ra­dici, scorie, e annaffiarlo leggermente. Quin­di, se si vuole ottenere una piantagione in file parallele o a scacchiera, si tracciano pic­coli solchi e si depongono i semi nel fossetto così ottenuto. La semina può essere fatta anche in buchette oppure a spaglio, ossia lanciando la semente a manciate perché ri­cada al suolo spargendosi in modo regola­re.

In genere i semi dovrebbero essere ricoper­ti da un leggero strato di terra, ma esistono alcune eccezioni o particolari sistemi di in­terramento di cui abbiamo già parlato nell’articolo “Semi, caratteristiche generali e modo corretto per seminarli” di ieri.

Semi, caratteristiche generali e modo corretto per seminarli

semi

Oggi la moltiplicazione per seme è di uso sempre meno frequente per il diffondersi dei vivai specializzati e per la possibilità di acquistare singole piantine erbacee annuali o perenni in vasetti di torba, pronte ad essere interrate direttamente nelle aiuole o nelle cassette con risultati pressoché immediati e garantiti.

Tuttavia, non sempre si può (o si vuole) ricorrere all’acquisto delle piantine: in questo caso, e soprattutto per quanto riguarda l’orto, il sistema della semina è ancora il mezzo più valido di moltiplicazione; un mezzo abbastanza facile e sicuro purché si rispettino determinate norme.

Ogni tipo di seme ha caratteristiche precise, che esigono uno speciale trattamento prima e durante la semina.

Di seguito ho cercato di raggruppare i semi, secondo le loro caratteristiche, e per ciascun gruppo, ho indicato le norme fondamentali per una corretta seminagione:

semi carnosi

castagne, ghiande ecc: germogliano meglio se vengono posti a macerare nell’acqua per un giorno intero. La semina si deve effettuare non appena i frutti  maturano;