Puglia triste leader per ecoreati in questo momento storico

Tra il 2015 e il 2024, Legambiente ha analizzato ecoreati e dati trasmessi dalle forze dell’ordine e delle capitanerie di porto, ottenendo un quadro dettagliato sull’applicazione della legge 68 del 2015. Questa legge ha rappresentato una svolta importante nella tutela dell’ambiente, introducendo nel codice penale i delitti contro l’ambiente e riformando profondamente il sistema sanzionatorio degli illeciti ambientali previsti dal Testo unico ambientale (D.Lgs 152/2006).

ecoreati
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I dati sui ecoreati in Puglia

Prima di questa riforma, durata ben 21 anni, i crimini come l’inquinamento e il disastro ambientale erano spesso impuniti. La legge ha introdotto sanzioni più adeguate e nuovi reati, come l’omessa bonifica e l’impedimento ai controlli. Tuttavia, ha anche previsto procedure di estinzione delle contravvenzioni ambientali, che hanno contribuito a un sistema giudiziario meno congestionato, anche se a volte a discapito della reale tutela ambientale.

I numeri parlano chiaro: tra giugno 2015 e dicembre 2024 sono stati effettuati oltre 21.000 controlli, che hanno portato all’accertamento di circa 7.000 reati. In media, ogni tre verifiche si riscontrava un illecito penale. Sono state denunciate oltre 12.500 persone e arrestate 556. Un dato molto significativo è il valore economico dei sequestri effettuati, pari a circa 1,155 miliardi di euro, a testimonianza della gravità e dell’impatto economico dei reati ambientali.

Analizzando i dati per regione, la Campania si distingue come la regione con il maggior numero di illeciti penali accertati. Seguono Sardegna e Puglia, con numeri importanti anche per le violazioni del Codice di responsabilità degli enti (D.lgs 231/2001), che riguarda le imprese e le organizzazioni.Il primo grande “asse” della legge riguarda l’introduzione nel Codice penale del titolo “Dei delitti contro l’ambiente”.

Tra i reati più frequenti c’è quello di inquinamento ambientale (art. 452 bis), che prima della riforma non era nemmeno contemplato nel nostro sistema. Sono stati effettuati oltre 5.500 controlli, con più di 1.400 reati accertati e circa 2.700 persone denunciate. Anche i sequestri e le ordinanze di custodia cautelare sono numerosi, con un valore di oltre 380 milioni di euro.

Un altro reato importante riguarda il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies), recepito nel 2018, che ha portato a quasi 1.800 controlli e quasi 1.000 reati accertati. Sono stati sequestrati materiali per oltre 168 milioni di euro. Anche il disastro ambientale (art. 452 quater) ha visto numerosi interventi, con 228 contestazioni e un valore di sequestri di circa 85 milioni di euro. Infine, la legge ha introdotto anche nuove fattispecie come l’omessa bonifica e le responsabilità delle persone giuridiche, con numeri che evidenziano l’importanza di queste norme per la tutela del nostro ambiente e della salute pubblica.

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