Cambiamenti climatici ed allergie: le correlazioni da analizzare nel 2025

I cambiamenti climatici stanno influenzando molto anche il periodo delle allergie, che non solo compaiono prima del previsto, ma risultano essere anche più persistenti. La siccità, gli inverni decisamente più miti e le temperature piuttosto elevate degli ultimi anni inevitabilmente creano degli effetti sull’impollinazione, provocando un aumento delle reazioni allergiche.

cambiamenti climatici
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Le nuove correlazioni tra cambiamenti climatici ed allergie

I problemi legati alle allergie sono aumentati a dismisura, con i bambini che risultano purtroppo essere i più colpiti. Rispetto al passato si nota un ritmo stagionale differente, con i pollini che si ritrovano a comparire prima ed il problema principale è che permangono più a lungo. Un soggetto allergico è quindi costantemente alle prese con starnuti, occhi lucidi e naso che cola. Il clima ha modificato l’impatto sintomatologico ed epidemiologico.

Negli ultimi dieci anni, approfondendo ancora di più la questione, è stato notato come gli allergeni compaiano in anticipo e sono più persistenti. Le graminacee, ad esempio, che solitamente davano fastidio a partire da inizio aprile fino alla fine di maggio, adesso iniziano a marzo e proseguono fino a giugno e luglio. In precedenza la percentuale di chi soffriva di allergie era più o meno al 15 o 20%, ora la situazione è cambiata, arrivando al 35 o 40%.

Altro aspetto da tenere in considerazione è l’aumento dei soggetti asmatici. Purtroppo queste allergie coinvolgono sempre più anche i bambini, si ritrovano infatti ad essere aumentati nella categoria degli allergici. Per cercare di contrastare questi sintomi sempre più importanti legati all’allergia, è necessario scoprire a cosa si è allergici e poi curare l’infiammazione, perché è questa che provoca i vari sintomi.

Affidarsi agli antistaminici non risolverà alla base il problema, ma porterà solo ad un controllo dei sintomi. Il farmaco consigliato in questi casi resta il cortisone, che può essere utilizzato a livello topico, con spray nasali oppure con polveri inalatorie. Questo farmaco è molto efficace per contrastare l’infiammazione generata dall’allergia.

Per i bambini è efficace la terapia desensibilizzante, veri e propri vaccini che aiutano l’organismo a tollerare meglio l’allergia. Sono poi aumentate anche le allergie alimentari e qui è l’inquinamento la causa scatenante. Sulla questione intolleranze è ancora complicato capire con certezza quale sia l’alimento che l’organismo non accetta. Infatti sono diversi cibi che, sommati tra essi, provocano delle intolleranze.

Bisogna pensare anche al fatto che un determinato alimento, se assunto in modo prolungato, possa portare a una sorta di saturazione, quindi l’organismo non sarà più in grado di tollerarlo. Come insomma visto c’è un legame ben stretto tra allergie e cambiamenti climatici, ma anche tra inquinamento e allergie alimentari.

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