I coriandoli inquinano più di quanto si possa immaginare

Il Carnevale è una ricorrenza che prevede l’utilizzo di tantissimi coriandoli, ma non tutti sanno che questi pezzetti di carta colorati sono in realtà elementi che contribuiscono in maniera importante all’inquinamento da microplastiche. L’impatto ambientale dei coriandoli è davvero molto duraturo, questo perché si tratta di piccoli ritagli colorati che, nella maggior parte dei casi, sono realizzati con materiali plastici non biodegradabili o con carta trattata con sostanze chimiche.

coriandoli
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Quanto impattano i coriandoli sull’ambiente

Durante il Carnevale i coriandoli si ritrovano ad essere dispersi nell’ambiente e purtroppo non si degradano con una certa celerità, a volte si ha necessità di secoli, rilasciando queste minuscole particelle plastiche che chiaramente contribuiscono a diffondere l’inquinamento da microplastiche. Molto aziende, proprio per tale problematica, stanno realizzando coriandoli di carta riciclata, che sicuramente inquinano di meno.

Purtroppo però esistono ancora tanti coriandoli realizzati con materiali plastici e questo risulta essere un problema in quanto impiegano anche mille anni per decomporsi. Altro aspetto molto importante da tener presente è che questi pezzetti di plastica possono facilmente finire nei fiumi e nei mari, qui molti animali marini li scambiano per cibo, ma tendono anche ad accumularsi su spiagge e terreni, dove si ritrovano a subire una degradazione provocata dagli agenti atmosferici con appunto la formazione poi di microplastiche.

Tutto questo per dire come siano un grosso rischio per la salute non solo delle specie ittiche, ma anche per quella umana. I coriandoli quindi favoriscono l’inquinamento, soprattutto a causa dei materiali plastici con cui sono realizzati che purtroppo aiutano a diffondere queste piccole particelle di plastica che risultano essere un danno non solo per l’ambiente, ma anche per la salute dell’uomo.

Il problema è proprio dato dalla loro facilità di insidiarsi nell’ambiente, arrivando quindi a contaminare mari, oceani, bacini, suolo, catena alimentare ed anche la stessa aria che respiriamo. Queste microplastiche si insidiano ovunque perfino nel cibo e nell’aria, arrivando quindi facilmente nel nostro organismo dove inevitabilmente provocheranno dei problemi di salute.

Di recente, le microplastiche sono state trovate nel sangue, nei tessuti del cuore, nel cervello, nello sperma, nella placenta, nel latte materno, nel liquido follicolare ovarico, creando problematiche ancora non del tutto chiarite, anche se si parla di forti associazioni con il rischio di ictus, infarti e chiaramente cancro.

Un’altra scoperta riguardante queste microplastiche è che purtroppo contribuiscono alla crescita della resistenza agli antibiotici, altro aspetto molto importante per quanto riguarda il problema di salute globale. Il succo di tutta la questione è che i coriandoli aiutano questo processo di inquinamento, sarebbe quindi consigliabile accertarsi con quali materiali siano stati realizzati prima di acquistarli.

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