Tronchetto della Felicità

tronchetto-della-felicità

Chi non ha mai regalato o ricevuto in dono un Tronchetto della felicità? Si tratta di una delle piante più vendute in assoluto dai fioristi, proprio per il suo significato benaugurante in occasione di compleanni o inaugurazioni. La sua carta d’identità ci racconta che il nome scientifico è Yucca elephantipes, appartenente alla famiglia delle Agavacee. Ha foglie di colore verde lucido, affilate, appuntite e rivolte verso l’alto.

Il Tronchetto della Felicità si presta particolarmente alla coltivazione domestica poiché necessita di poche attenzioni. Basta ricordarsi che la pianta ha bisogno di essere collocata in un ambiente luminoso (ma non in pieno sole) e che patisce in modo particolare le correnti d’aria. Riesce a sopportare anche temperature elevate, ma è nemica del freddo pungente. E’ per questo che in estate la Yucca può essere spostata in giardino o sul balcone, mentre in inverno è consigliabile il rientro tra le pareti domestiche, possibilmente lontano dai caloriferi.

Oleandro, un tocco di colore per tutte le stagioni

oleandro

Per coloro che amano un giardino quasi sempre in fiore, ma hanno poco tempo (o voglia) da dedicare all’arte della floricoltura, non c’è nulla di meglio che l’Oleandro, arbusto sempreverde che richiede ben poche attenzioni, regalando per contro uno spettacolo con pochi eguali.

Il nome scientifico è Nerium Oleander, mentre la famiglia di appartenenza è quella delle Apocynacee (la stessa di Pervinca e Carissa che tratteremo in capitoli a parte). Stando ad alcune fonti, pare che l’Oleandro provenga dall’Asia, ma ormai è facile trovarne esemplari di ogni tipo nella zona mediterranea, dove ha trovato la sua sistemazione ideale per via del clima temperato. Il peggior nemico dell’Oleandro, infatti, è il freddo pungente ed è per questo che se ne consiglia la copertura nel periodo invernale, sebbene una pianta adulta trovi ugualmente il modo di difendersi.

Fiori da piantare in autunno, il croco

croco

Fiore di straordinaria bellezza, l’armonioso e delicato croco simboleggia la passione e l’amore sensuale, non è un caso quindi che appartenga a quelle specie in grado di prosperare nei giardini rocciosi. D’altra parte però il croco da questo punto di vista è un fiore particolarmente versatile e può essere coltivato tanto in aiuola quanto in vaso su balconi e terrazze cui non mancherà di dare un tocco di raffinatezza e di colore.

Ed è proprio l’autunno il momento giusto per mettere a dimora i cormi (tipi di bulbo) da cui nascerà la pianta fiorita. Più precisamente, da Settembre fino a Novembre possono essere piantati i crochi a fioritura invernale-primaverile (crocus aurens, crocus bifloreus, crocus angustifolius) che sbocceranno già a fine febbraio, mentre per quelli a fioritura autunnale bisognerà aspettare il mese di Luglio.

Le ortensie, qualche informazione per cominciare

hydrangea_macrophylla_-_hortensia_hydrangea

Con il nome di ortensie si indicano comunemente le piante appartenenti al genere Hydrangea, al quale appartengono circa 90 specie di piante sia rampicanti che arbustive. La varietà maggiormente diffusa in giardini e appartamenti è la Hydrangea Macrophylla (o Hydrangea Ortensis), varietà della quale fanno parte anche le cosiddette Lacecap.

Il colore dei fiori delle ortensie (rosa, azzurro, violaceo, rosso e così via) può variare in base al ph del terreno: le stessa varietà può produrre fiori rosa o rossi in terreni alcalini e azzurri in terreni acidi.

Ma veniamo alle cure colturali:  Le ortensie coltivate in giardino sono in genere molto longeve e possono raggiungere anche dimensioni piuttosto ragguardevoli, le varietà più grandi possono raggiungere infatti anche i 3 metri tanto in larghezza, quanto in larghezza. In genere crescono bene in penombra, ma alcune varietà si mostrano resistenti anche in pieno sole, l’importante è che vengano annaffiate con regolarità. Le ortensie infatti hanno bisogno di molta acqua e le radici vanno mantenute costantemente umide.

Bulbose primaverili, il tulipano

tulipani

I tulipani (nome scientifico Tulipa) appartengono alla famiglia delle Liliaceae. Poichè si tratta di bulbose primaverili, l’autunno inoltrato è il momento ideale per metterli a dimora e attendere la fioritura che può avvenire da marzo a maggio a seconda della specie. Esistono infatti molte varietà di tulipani, suddivise in 15 gruppi: dei primi 11 fanno parte i cosiddetti tulipani da giardino, mentre gli ultimi 4 sono ibridi di specie già esistenti e vengono denominati tulipani botanici.

Entrambi vanno piantati a novembre-dicembre e necessitano di un terreno ben drenato e leggermente alcalino, pur adattandosi comunque a qualunque tipo di terreno. Se scegliete tulipani da giardino ricordatevi di impiantare i bulbi a una profondità di 15-20 cm, mentre per i tulipani ibridi limitatevi a 10 cm. Questi ultimi inoltre sono particolarmente adatti alla naturalizzazione in giardino, potete cioè lasciarli sotto terra quando la pianta non è più vitale e attendere che fioriscano nuovamente l’anno successivo. Diverso è per i tulipani da giardino i cui bulbi vanno estratti e conservati.

Bulbi, come prendersene cura

bulbose-impianto-e-cure

La prima volta che piantai giacinti e narcisi ero tutt’altro che pratica di giardinaggio, ma avevo preso da poco la mia casa fuori città e fu tutto l’entusiasmo per avere realizzato il mio sogno di sempre a spingermi ad acquistare i bulbi e a impiantarli dentro a due piccoli vasi che avevo preso per l’occasione.

Era già tardi per la messa a dimora, ma volli tentare lo stesso. E ci riuscì. Qualche mese dopo giacinti e narcisi si ergevano fieri dai vasi. Peccato però che solo alcuni dei bulbi che avevo interrato avevano dato i propri frutti, mentre gli altri probabilmente si erano consumati sotto la torba magari perchè io li avevo sistemati al contrario!

E’ passato un pò di tempo da allora e la pratica costante mi ha insegnato a fare un pò meglio. Naturalmente però ho dovuto andare a caccia di qualche informazione su come fare, informazioni che oggi sono felice di dare a voi.

Arriva l’autunno: è ora di riportare in casa le piante da appartamento

piante-da-appartamento

A breve le temperature cominceranno ad abbassarsi e quindi bisogna riportare in casa tutte quelle piante d’appartamento trasferite all’esterno nel corso dei mesi caldi.

La prima azione da compiere è quella di pulire in profondità il fondo del vaso e di acquistare dei sottovasi.
Le piante poi dovranno essere sistemate lontano da fonti di calore e possibilmente in un luogo in cui i raggi solari non colpiscano direttamente le foglie. Attenzione particolare alle piante grasse che necessitano di luoghi molto freschi e luminosi .

In genere viene sconsigliato di posizionare le piante all’ingresso della casa o dell’appartamento, luogo che come ben sappiamo spesso è buio, soggetto anche a forti correnti d’aria e piuttosto freddo. Ideale invece l’ambiente caldo (ma non troppo) della cucina. Inoltre non dimentichiamo che quasi tutte le piante d’appartamento sono di origine tropicale: hanno quindi bisogno di umidità. Umidità che ad esempio può essere ottenuta vaporizzando tutti i giorni le foglie delle piante.