Coldiretti: contro lo smog più piante in città

Pochi spazi verdi e cambiamenti climatici: secondo Coldiretti l’unione di questi due elementi favorisce l’aumento dello smog nelle città. Non passa giorno in cui non sentiamo annunciare l’allerta per il superamento dei livelli delle polveri sottili nell’aria delle principali città italiane. L’assenza di precipitazioni insieme alla mancanza del vento, causano una più elevata concentrazione degli agenti inquinanti nell’aria che respiriamo.

Secondo Coldiretti Bergamo, la soluzione però potrebbe essere semplice. Basterebbe ad esempio riconsiderare l’importanza del verde urbano nelle nostre città. La presenza di più alberi e piante infatti renderebbe sicuramente più belli i nostri quartieri e potrebbe migliorare la qualità della vita in città soprattutto in relazione alla lotta contro le polveri sottili. Il settore florovivaistico potrebbe, con le sue competenze, contribuire a pianificare l’installazione e la manutenzione delle piante che potrebbero migliorare la qualità dell’aria che respiriamo in città.

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Nell’arco di 12 mesi una pianta adulta soddisfa il fabbisogno di ossigeno di 10 persone e può assorbire fino a 50 chili di anidride carbonica a seconda della specie. Le varietà che più di tutte sono in grado di assorbire lo smog sono i larici, i cipressi, i salici, i pioppi, le betulle, i tigli, gli ontani e gli aceri. Anche l’agricoltura può dare una mano a contrastare lo smog, ad esempio con gli orti urbani.

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Oltre al potenziamento della rete delle piste ciclabili, al miglioramento del sistema dei trasporti dei pubblici e ai blocchi del traffico periodici, la predisposizione delle piante e di più grandi spazi di verde nelle nostre città potrebbe dare una grossa mano a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo in città.

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