Orti Urbani, le città diventano sempre più verdi

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Gli orti urbani sono sempre più importanti nelle città contemporanei e lo dimostrano i nuovi dati Istat. Continua ad aumentare la presenza di verde pubblico: per ogni cittadino ci sono 32,3 m2. Le zone in cui gli abitanti possono sfruttare aree ecologiche più estese sono Verbania, Sondrio, Trento, Pordenone e Gorizia (100m2), mentre per ragioni anche territoriali in Liguria gli spazi sono più ridotti.

Gli orti urbani sono piccoli appezzamenti di terra cittadini, assegnati dai comuni. Hanno un valore non solo ambientale, ma anche sociale e didattico. Sono spesso sfruttati dalle scuole e dai pensionati, che riscoprono il valore della terra e della cucina a km zero. E poi servono a combattere le zone di degrado tipiche di alcune aree metropolitane. La città con il maggior numero di orti è Torino, seguita da Bologna e Parma ma non è tutto, anche le altre città stanno crescendo in questa direzione. Ci sono 57 amministrazioni che nel 2013 hanno scelto gli irti come modalità per gestire il verde pubblico: questi comuni si trovano all’81 percento al Nord, mentre nel Mezzogiorno li troviamo a Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro.

Sempre secondo l’ultima indagine Istat sono in aumento le aree di forestazione e in ben 43 comuni sono state individuate delle reti ecologiche a tutela del mantenimento delle biodiversità. Sono considerate aree naturali protette oltre 3.200 km2 del territorio dei capoluoghi (pari al 15,8%). Tornando agli orti urbani? Come si possono ottenere? Di solito bisogna farne richiesta ai cittadini richiedenti e vengono concessi in comodato d’uso.

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