Come coltivare il gelso bianco

Come coltivare il gelso bianco con successo? Bastano alcune cure base: quest’albero è considerabile una pianta rustica per la capacità di adattamento e di resistenza che possiede. Fattori questi che rendono il suo sviluppo molto più semplice di altri alberi.

ramo di gelso bianco

Il gelso bianco è un albero originario dell’Asia diffusosi nella zona mediterranea intorno al Medioevo. Veniva chiamato l’albero della seta: i bachi hanno sempre amato cibarsi e svilupparsi su di lui. Parliamo ad ogni modo di un albero imponente con grandi foglie cuoriformi verde chiaro che ancora oggi, sebbene nella maggior parte dei casi in modo amatoriale viene sfruttato per le sue more.

Terreno ed esposizione

Il gelso bianco, come sottolineato in precedenza, non ha molte pretese. E’ in grado di adattarsi a diverse tipologie di terreno: non importa se sabbiosi, argillosi o calcarei. E’ capace di crescere adeguatamente anche in quelli poveri di concimi o sostanze organiche. Per ciò che concerne l’esposizione ama molto le zone ventilate ed è in grado di resistere alle basse temperature senza soffrirne eccessivamente.

Irrigazioni e potature

Per quanto il gelso bianco sia una pianta resistente alle avversità, se irrigato con costanza nei periodi di prolungata siccità il suo sviluppo ne risente in maniera positiva.  Generalmente si accontenta delle precipitazioni atmosferiche. Le potature di solito non sono legate alle produzione delle gemme o dei frutti ma semplicemente alla ricerca di un ordine estetico e viene condotta quando l’albero è giovane. Nel corso degli anni ci si limita solo a piccoli ritocchi per mantenerne un aspetto pulito.

Photo Credits | schankz / Shutterstock.com

Lascia un commento