Piante da appartamento: il Ficus triangularis

ficus triangularis

Cercate una pianta stravagante e simpatica per abbellire l’interno della vostra casa? E allora potete provare a procuravi un Ficus triangularis, nella speranza che siate così fortunati da reperirla nel vostro vivaio di fiducia.

Si tratta infatti di una pianta non molto comune alle nostre latitudini, tanto che spesso la sua diffusione è affidata alle sapienti mani degli esperti di talee, che si prodigano nel creare nuove piantine da impiantare poi nel periodo primaverile. Un’operazione questa non sempre facile, visto che le talee di Ficus triangularis non sempre attecchiscono al primo colpo ed è necessario dunque ripetere l’operazione o preparare sin da subito numerose talee da porre a dimora.

Questo non significa certo che nel Belpaese non vi siano magnifici esemplari di Ficus triangularis, ma solo che, come detto, non è una pianta così diffusa come altre varietà della stessa specie.

La sua carta d’identità ci dice che è conosciuta anche con il nome di Ficus natalensis, appartenente alla famiglia delle Moracee ed originaria delle foreste asiatiche. Viene coltivata per lo più in vaso, dove difficilmente riesce a superare i 2 metri di altezza, ma ne esistono anche esemplari leggermente più grandi, coltivati in piena terra (naturalmente in regioni dove il clima si mantiene temperato per la maggior parte dell’anno).

Il Ficus triangularis è caratterizzato da un fusto allungato e legnoso, alla base del quale si formano delle radici visibili. Le foglie sono a forma triangolare (di qui il curioso nome botanico), carnose, dal colore verde scuro. I frutti sono rappresentati da fichi non commestibili di colore verde o giallo a seconda della maturazione.

Per una corretta coltivazione, si consiglia di esporre la pianta in una zona luminosa della casa, ma non a contatto diretto con i raggi del sole. In estate, poi, si può provvedere allo spostamento della pianta in giardino, lasciando che i raggi solari la “accarezzino” solo per alcune ore della giornata. Le innaffiature devono essere costanti nel periodo che va da aprile a settembre, lasciando che il terreno si asciughi tra un’irrigazione e l’altra.

Lascia un commento