Piante acquatiche: la Sagittaria gigante

Se volete arricchire di colore un laghetto, una fontana, un corso d’acqua nei pressi della vostra abitazione, potete puntare sulla coltivazione della Sagittaria gigante (Sagittaria latifolia), una pianta acquatica molto decorativa, appartenente alla famiglia delle Alismatacee ed originaria dell’America del nord. Si tratta di una pianta tuberosa che va collocata su un terreno umido, affinché possa regalare il meglio della propria bellezza nel periodo primaverile, quando dai lunghi fusti si vedranno spuntare delle simpatiche pannocchie bianche, con fiori a tre petali.

Durante la stagione fredda le grandi foglie verdi disseccano e cadono, ma ciò non significa che la pianta stia soffrendo. In questo periodo si può impiantare la Sagittaria gigante in vaso e lasciarla riposare in un luogo fresco ed umido o la si può lasciare nel corso d’acqua, aspettando che la primavera le regali nuova vita.

Le rose dei pittori

Le rose screziate sono molto diffuse ed apprezzate in Francia e in Inghilterra, mentre da noi sono ancora poco conosciute se non nel mondo degli appassionati; queste rose sono caratterizzate dal colore variegato dei petali, i quali cambiano tonalità con il passare del tempo.

La capostipite delle rose screziate è la Rosa Gallica “versicolor”; la rosa gallica è una delle rose selvatiche più diffuse , la cui varietàversicolor” si caratterizza per i fiori del diametro di circa sei centimetri, che spuntano in abbondanza una sola volta all’anno, e si diversifica dalla rosa madre solo per le striature rosa chiaro dei petali.

Tra le più famose rose screziate ci sono le cosiddette rose dei pittori, create dal vivaio francese Delbard; la varietà di rosa screziata che ha dato origine al gruppo di rose dei pittori, o Roses des Peintres in lingua originale, è la Henry Matisse. Queste rose sono caratterizzate dai profondi contrasti di colori che possono cambiare durante la vita del fiore, dal bocciolo all’apertura completa; le piante hanno un portamento cespuglioso e possono raggiungere il metro d’altezza.

Piselli, coltivazione

I piselli (Pisum sativum) sono delle leguminose non facilissime da coltivare; questo per diversi motivi: necessitano di molte cure, vengono facilmente attaccati da parassiti e malattie, danno un raccolto relativamente scarso se si pensa allo spazio occupato dalle piante e che in un piccolo orto è consigliabile coltivare non più di una o due file (meglio se di varietà precoci). Tuttavia, coltivare i piselli può dare enormi soddisfazioni tenuto conto che il prodotto fresco del proprio orto presenta delle qualità impareggiabili rispetto a quello acquistato. Vediamo quindi di saperne di più:

Cominciamo col dire che esistono due tipi di piante di piselli:

  • resistenti al freddo a seme rotondo da seminare in autunno o in primavera (raccolta alla fine di aprile o in maggio);
  • piselli rugosi da seminare solo tra marzo e luglio (raccolta da giugno in poi).

Quale che sia il tipo che decidete di piantare, il terreno va lavorato almeno 3 o 4 settimane prima della semina con l’aggiunta di terriccio organico o letame ben maturo (2 secchi per metro quadrato). Quanto allo spazio necessario, tenete conto che 20 grammi di semi saranno sufficienti per formare una fila lunga 4-5 metri e  che tra una fila e l’altra dovrete lasciare uno spazio variabile tra 60 cm e oltre 1 m a seconda dell’altezza delle piante.

Fiori da piantare in autunno: la Chitalpa

Per ottenere un giardino colorato di rosa per gran parte dell’anno, potete puntare sulla coltivazione della Chitalpa, un ibrido ottenuto dall’incrocio tra la Catalpa bignonioides ed il Chilopsis linearis. Si tratta di una pianta a crescita veloce, che nel giro di poco tempo può raggiungere i 9 metri di altezza, a patto che trovi le condizioni ambientali favorevoli. E’ costituita da fusti eretti che portano foglie ovali e lanceolate di colore verde scuro.

Nella stagione primaverile mostra il meglio della propria bellezza, grazie alla splendida fioritura, costituita da grandi mazzi di fiori rosa a forma di trombetta, che restano a lungo sulla pianta, rallegrando il giardino fino ai primi freddi dell’autunno. La Chitalpa può essere coltivata direttamente in piena terra, adattandosi anche alle temperature più rigide.

Parassiti: la processionaria delle conifere

La processionaria delle conifere, il cui nome scientifico è Thaumetopea pityocampa, è un insetto che, sotto forma di larva, attacca in particolar modo le conifere e ne distrugge le foglie, oltre ad arrecare ingenti danni alla pianta in generale; vista la sua pericolosità, la lotta alla processionaria è stabilita dalla legge. Questo Lepidottero attacca soprattutto alcune specie di pino, come il pino domestico, il pino nero, il pino silvestre e il pino d’Aleppo.

L’insetto compie una sola generazione all’anno; le larve nascono intorno alla metà di agosto e iniziano da subito ad attaccare le piante, si fermano in ottobre per poi riprendere l’attività in febbraio-marzo con l’arrivo delle prime giornate di sole; intorno ad aprile e maggio, le larve di processionaria hanno raggiunto la piena maturità e abbandonano il nido, scendono al suolo e si spostano lungo i rami e i tronchi della pianta in processione, da qui il loro nome comune, per poi rintanarsi nel terreno per compiere la loro metamorfosi a farfalla.

I danni prodotti dalla processionaria sono diversi a seconda dell’intensità degli attacchi; le lesioni causate dall’insetto possono manifestarsi sotto forma di gravi defogliazioni che causano l’indebolimento della pianta esponendola anche ad attacchi di altri parassiti, oppure, se l’aggressione è prolungata e la pianta è giovane, può verificarsi il definitivo deterioramento dell’esemplare.

Perchè le piante si ammalano

Nonostante i nostri sforzi tutte le piante sono soggette all’attacco di parassiti e all’insorgenza di malattie che possono comprometterne irrimediabilmente la vitalità. Poichè conoscere i nostri nemici e tenere costantemente d’occhio gli esemplari vegetali del nostro giardino è l’unico modo che abbiamo per ridurre al minimo le perdite, vediamo insieme quali sono i principali nemici delle nostre piante dai quali è nostro dovere tentare in ogni modo di proteggerle.

Le principali cause di malattia delle piante sono suddivisibili in tre grandi gruppi:

  • Parassiti animali
  • Parassiti vegetali (funghi e batteri)
  • Fisiopatie

I parassiti animali

Tra i parassiti animali maggiormente dannosi per le piante spiccano senza dubbio gli insetti: afidi, meglio noti forse come pidocchi delle piante, cocciniglie, bruchi ecc. Il tipo di danno che questi possono arrecare alla pianta varia in funzione di fattori diversi, fra i quali il loro apparato boccale; distinguiamo infatti insetti masticatori, come larve o bruchi, insetti succhiatori, afidi e cocciniglie, e insetti lambenti succhiatori, come le farfalle. A questi si aggiungono altri animali quali gli acari (tra cui il temibilissimo ragnetto rosso), lumache e nematodi.

Piante da appartamento: l’Alpinia purpurata

L’Alpinia purpurata (o Ginger rosso) è una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Zingiberacee ed originaria dell’America e dell’Asia, molto diffusa anche alle nostre latitudini, sia nella coltivazione domestica che nella decorazione di giardini pubblici o privati. E’ caratterizzata da un cespuglio molto fitto con foglie lunghe ed appuntite di colore verde brillante, che tendono ad allargarsi in modo spontaneo.

I fiori sono costituiti da una pannocchia estremamente decorativa di colore rosso intenso e fanno la propria nel periodo primaverile, per poi restare a lungo sui fusti, donando all’ambiente circostante un profumo caratteristico simile allo zenzero. L’Alpinia purpurata si coltiva soprattutto in vaso, ma nelle zone con inverni miti, si può tentare anche l’allevamento in piena terra, dove la pianta tenderà a crescere velocemente fino a raggiungere il metro e mezzo di altezza.

Piante da giardino: l’Adenophora

Se volete un’estate colorata di blu o di viola, prendete in considerazione l’idea di piantare qualche esemplare di Adenophora, una pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Campanulacee ed originaria delle montagne asiatiche. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti lunghi fino ad 80 centimetri, che portano foglie ovali ed allungate, con margine dentellato.

I fiori sono a forma di campanula e fanno la propria comparsa nella stagione estiva, per mostrare il meglio della propria bellezza fino ai primi freddi dell’autunno. Resiste alle basse temperature ed è per questo che si adatta alla coltivazione in zone con inverni rigidi. Per il resto, non richiede attenzioni particolari e – una volta piantata – raggiungerà velocemente l’altezza massima, regalando grandi soddisfazioni agli amanti del giardinaggio.

Alberi da frutto: il Sorbus

Il Sorbus è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originario dell’Europa e dell’Asia, molto diffuso alle nostre latitudini, soprattutto allo stato spontaneo. Si presenta con un arbusto di dimensioni contenute o come albero alto fino a dieci metri, a seconda della specie e delle condizioni ambientali più o meno favorevoli allo sviluppo.

Alcune specie presentano foglie pinnate, di colore verde brillante in primavera e rosse o arancio nella stagione autunnale; altre specie hanno invece foglie ovali ed allungate, che in autunno si colorano di bianco. Anche il colore delle bacche varia a seconda della varietà (dal giallo al rosa, dall’arancio al rosso), mentre i fiori generalmente sono di colore bianco e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile. Pur essendo una pianta rustica, la sua coltivazione a livello domestico non richiede attenzioni particolari.

Funghi delle piante, sclerotinia

La sclerotinia è una malattia delle piante che ne colpisce tutte le parti: fusti, foglie, frutti, fiori, radici e tuberi. Il fungo responsabile (Sclerotinia sclerotiorum) vive nel terreno ed attacca soprattutto le colture di soia, girasoli, colza, pomodori, patate, carciofi, sedani, leguminose in genere e cucurbitacee. Può tuttavia fare la propria comparsa anche sugli alberi da frutto (vite, mandorlo, pesco, susino e agrumi) e non disdegna le piante ornamentali. La malattia si manifesta con la comparsa sui fusti di chiazze cotonose biancastre su cui su formano dei piccoli corpi più scuri, i cosiddetti sclerozi, e la sua insorgenza è favorita da irrigazioni troppo frequenti e bruschi abbassamenti di temperatura.

Più precisamente, mentre su radici, bulbi e tuberi la sclerotinia si manifesta con rigonfiamenti neri, muffa biancastra e marciumi, sui rami e sul fusto  essa causa lo sviluppo di escrescenze dalla quali fuoriesce del liquido appiccicoso e la comparsa dei corpi scuri già descritti; le foglie invece sviluppano la muffa sulla pagina superiore e cadono dopo essersi completamente disseccate. Stessa sorte tocca ai fiori, mentre i frutti marciscono dopo avere sviluppato sulla propria superficie chiazze cotonose di forma circolare.

Gli attrezzi per la potatura delle piante

Tra gli innumerevoli lavori da eseguire nell’orto, in giardino e nel frutteto in questo periodo dell’anno, merita particolare attenzione la potatura. Le rose, le ortensie, alcuni alberi da frutti hanno bisogno di essere sfoltiti, magari riutilizzando i  rami giovani per impiantare delle talee, ma il tutto va fatto seguendo delle regole specifiche e – soprattutto – utilizzando gli strumenti adatti.

Quali attrezzi occorre procurarsi per una perfetta potatura delle piante? Di seguito trovate la lista completa degli attrezzi che dovrebbe avere a portata di mano un buon giardiniere o un amante del giardinaggio fai da te.

Cominciamo da un attrezzo assolutamente indispensabile, a meno che non ci si dedichi alla sola potatura degli arbusti di piccola taglia. Parliamo della scala, che deve essere abbastanza lunga da poter raggiungere anche i rami più alti. In commercio se ne trovano di tutti i tipi e di tutti prezzi, ma converrebbe optare per quelle senza appoggio, regolabili e in alluminio leggero, tali da favorire gli spostamenti da una zona all’altra del giardino.

Parassiti delle piante, il grillotalpa

Il grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa) è un insetto dell’ordine degli Ortotteri. Gli esemplari adulti raggiungono una lunghezza di 4-5 cm, si presentano di colore rosso scuro e sono dotati di ali. Le zampe anteriori, molto robuste e denticolate, rappresentano l’arma con la quale questo curioso insetto (ma forse tutti gli insetti lo sono) reca danno alle nostre piante; di queste infatti si serve per scavare gallerie nel terreno, provocando, di conseguenza, la rottura delle radici che incontra sul proprio cammino.

Non c’è praticamente limite alla vegetazione che il grillotalpa può investire; questo insetto terricolo agisce infatti dovunque trovi un terreno sciolto, umido e torboso che si tratti di prati, orti o aiuole. La sua presenza si manifesta con la comparsa di gallerie superficiali piuttosto grosse e danneggiamenti alle radici delle piante a livello del colletto. Dopo l’accoppiamento, che avviene in Giugno, le femmine depongono, a 20 centimetri di profondità, 200-300 uova all’ interno di un involucro piuttosto voluminoso e di forma sferica.