Fioriture invernali: la Pieris japonica

La Pieris japonica (detta anche Asebo o Andromeda del Giappone) è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Ericacee ed originaria di Cina e Giappone, particolarmente apprezzata alla nostre latitudini per lo straordinario spettacolo di colori che regala nel corso dell’anno. E’ caratterizzata da portamento eretto con fusti che possono raggiungere anche i due metri di altezza in età adulta.

Le foglie sono sono lucide, ovali ed assumono colorazioni diverse a seconda dell’età (prima rosse poi verde brillante). Nella stagione autunnale la Pieris japonica comincia a mostrare i primi boccioli, ma per apprezzare la fioritura occorre attendere fino alla termine dell’inverno, quando la panta si riempirà di fiori campanulati riuniti in grappoli di colore bianco o rosato. Questa pianta è particolarmente indicata nella decorazione delle bordure, ma può anche essere coltivata come singola o addirittura allevata in vaso, dove però non raggiungerà dimensioni considerevoli.

Fiori da piantare in autunno: il Crocus biflorus

Al genere Croco abbiamo già dedicato un capitolo sulle pagine di PolliceGreen, descrivendone caratteristiche e tecniche colturali. Oggi torniamo sull’argomento, per trattare però del  Crocus biflorus, magnifica pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Iridacee ed originaria del Mediterraneo e dell’Asia del Sud. E’ costituita da fusti sottili che possono raggiungere i 20 centimetri di altezza e da foglie basali lunghe e strette di colore verde scuro sulla pagina superiore e biancastro su quella inferiore.

I fiori sono formati da sei tepali di colore bianco, con evidenti striature scure nella parte esterna, e fanno la propria comparsa all’inizio della stagione primaverile. Il Crocus biflorus si coltiva direttamente in piena terra, vista la resistenza alle basse temperature, ed è particolarmente indicato per la decorazione di bordure, aiuole e giardini rocciosi.  Lo si può coltivare anche in vaso, dove però regalerà un effetto meno spettacolare.

Coltivare le erbe aromatiche in casa

Le piante aromatiche che si mantengono di dimensioni contenute (erba cipollina, prezzemolo, santoreggia, maggiorana, basilico) possono benissimo essere coltivate in casa all’interno di cassette per davanzali o di vasi circolari del diametro di 12-14 centimetri. Cosa c’è di più bello infatti che cogliere direttamente dalla pianta quella fogliolina di basilico che poi useremo per guarnire il sugo? Tuttavia, al contrario di quanto si crede comunemente, il luogo più adatto per la loro coltivazione non è il davanzale interno della finestra o una mensola in cucina, ma all’interno di una stanza luminosa e non troppo umida in prossimità di una finestra o di una porta a vetri.

Questo periodo è il più indicato per trasferire in vaso alcune delle aromatiche perenni che durante l’estate sono state coltivate in giardino, in piena terra: salvia, erba cipollina, maggiorana e menta. Lo stesso può essere fatto con il prezzemolo, anche se è maggiormente opportuno per questo eseguire l’operazione inversa, ossia coltivarlo direttamente in vaso a giugno per poi trasferirlo in casa all’arrivo dei primi freddi. Le cassette o i vasi dovranno però essere riempite con del terriccio molto ricco per ottenere risultati simili a quelli ottenuti all’aria aperta.

Piante da giardino: la Stipa tenuissima

La Stipa tenuissima è una pianta erbacea perenne appartenente ala famiglia delle Graminacee ed originaria dell’America del sud. Viene detta anche erba della Pampa, da non confondere però con il Gynerium, della stessa famiglia, ma diverso per aspetto ed esigenze ambientali. La Stipa tenuissima è caratterizzata da fusti molto lunghi, che portano infiorescenze piumose di colore bianco o grigio, molto apprezzate proprio per il loro aspetto leggero.

E’ una pianta estremamente resistente alle temperature rigide dell’inverno ed è per questo che si adatta alla coltivazione anche alle nostre latitudini, dove regalerà uno spettacolo di colori diversi a seconda della stagione. La si può coltivare anche in vaso, ma in questo caso regalerà un impatto visivo molto più contenuto, per via delle dimensioni ridotte. In ogni caso, la coltivazione è abbastanza semplice e non richiede abilità particolari nell’arte del giardinaggio, come dimostra la scheda che segue.

Ottobre, riproduciamo per talea le erbe aromatiche

La gran parte delle erbe aromatiche, annuali e perenni, possono essere riprodotte per seme; tuttavia, per ottenere nuovi esemplari è possibile procedere alla moltiplicazione per talea. Le talee, che possono benissimo essere prelevate in questo periodo dell’anno, andranno poste a radicare in vasetti o in un cassone da giardino riempiti con un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali o con del buon terriccio per semina. Per favorire la radicazione è possibile immergerne la base in polvere radicante prima dell’impianto. Se decidete di mettere le talee a radicare in vaso copritelo con un telo di plastica e sistematelo in casa sul davanzale di una finestra.

Vediamo adesso come scegliere il tipo di talea più adatto in base alla specie di pianta aromatica che vogliamo moltiplicare:

Talee con nodo

La talea con nodo è indicata per la moltiplicazione di maggiorana e rosmarino; tagliate, subito sotto un nodo, una talea lunga 7-10 centimetri (a partire dall’apice del fusto). Eliminate qualche fogliolina basale e l’apice stesso. Sistemate più talee in vasi larghi almeno 8 centimetri e annaffiate. Quando le piantine si saranno ben radicate (dopo circa un mese) rinvasatele singolarmente in vasi della stessa dimensione.

Bulbose autunnali: la Merendera montana

La Merendera montana è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Colchicacee ed originaria delle zone montuose dell’Europa. E’ caratterizzata da foglie nastriformi di colore verde brillante e da fusti molto corti (difficilmente superano i 5 centimetri), che portano fiori a sei petali di colore viola.

Per ottenere una bella fioritura primaverile, occorre piantare i bulbi in questo periodo dell’anno (ottobre-novembre), scegliendo una posizione soleggiata, ma al riparo dai venti rigidi dell’inverno. Si può coltivare in vaso, ma vista la resistenza alle temperature prossime allo zero, la si può allevare anche in piena terra, dove regalerà delle grandi soddisfazioni crescendo come tappezzante sia nella decorazione di bordure ed aiuole sia nella formazione di giardini rocciosi.

Piante da appartamento: il Corinocarpo

Il Corinocarpo, il cui nome botanico è Corynocarpus laevigata, è una pianta da appartamento sempreverde appartenente alla famiglia delle Corynocarpaceae, originaria della Nuova Zelanda. In natura, il Corinocarpo assume le dimensioni di un piccolo albero, con un’altezza di 7-8 metri, mentre se viene coltivato in vaso, si mantiene entro i 200 centimetri.

Questa pianta si caratterizza per il fusto molto ramificato, la chioma di forma piramidale e le foglie di colore verde scuro, dalla consistenza cuoiosa e dalla lunghezza di circa 20 centimetri; la varietà di Corinocarpo “variegata” presenta foglie lucide di colore verde variegato con il bianco crema.

In natura il Corinocarpo produce dei piccoli fiori gialli seguiti da frutti di colore arancioni, che però raramente appaiono negli esemplari coltivati in appartamento.

Fioriture invernali: la Puschkinia scilloides

La Puschkinia scilloides è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria del Medio Oriente, anche se la sua diffusione si è ormai estesa a tutte le zone temperate del Pianeta. E’ caratterizzata da bulbi che portano foglie allungate di colore verde scuro. I fiori sono a forma di campanula, bianchi o azzurri, e fanno la propria comparsa alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera.

Solitamente la Puschkinia scilloides si coltiva in piena terra, dove tenderà ad autoseminarsi, allargandosi a dismisura, fino a formare dei tappeti colorati. Nel momento della messa a dimora, è bene scegliere la collocazione giusta, preferibilmente ai piedi di grandi alberi, che possano garantirle una certa protezione nel periodo invernale. La si può coltivare anche in vaso, dove però regalerà uno spettacolo meno appariscente.

Fiori da piantare in autunno

Tra i fiori da seminare in autunno perchè rallegrino il giardino con la propria fioritura anche durante l’inverno troviamo, oltre a primule e viole del pensiero, delle quali vi abbiamo già detto, il garofano dei poeti e la calendula. Mentre il primo si contraddistingue per essere particolarmente resistente al freddo, la seconda può essere coltivata con successo durante i mesi più freddi solo nelle zone climatiche in cui le temperature non si fanno eccessivamente rigide.

Di seguito troverete una breve descrizione di entrambi, mentre per suggerimenti più approfonditi circa le cure colturali di cui necessitano vi rimandiamo agli appositi post, che troverete seguendo i link.

L’orchidea Aerangis

Del genere Aerangis, o Erangis, fanno parte circa sessanta orchidee epifite originarie dell’Africa e dell’Asia, caratterizzate dai fusti carnosi, dalle foglie spesse di colore verde scuro, sulle quali appaiono dei puntini grigi, e dai fiori tondeggianti.

I fiori delle orchidee Aerangis appaiono in primavera o in autunno, e sono di forma tondeggiante, molto profumati e di colore bianco, crema o rosa chiaro. Le orchidee del genere Aerangis sono di dimensioni contenute e per questo possono essere coltivate su corteccia.

Piante succulente: l’Adenia spinosa

L’Adenia spinosa è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Passifloracee ed originaria dell’Africa del sud, molto diffusa alle nostre latitudini come pianta da appartamento. E’ costituita da un caudex (una sorta di tronco basale) e da rami lunghi e spinosi. Le foglie sono trilobate, cerose e di colore verde brillante, attraversate da evidenti venature.

Nella stagione estiva si mostra al meglio della propria bellezza, mettendo in evidenza una delicata fioritura di colore bianco o crema. Nella stagione successiva, poi, si possono apprezzare i frutti, costituiti da piccole bacche che contengono i semi.

E’ una pianta di facile coltivazione, che ben si presta ad essere allevata in casa, per via della scarsa resistenza alle temperature fredde. Con l’arrivo della bella stagione, tuttavia, può anche essere spostata in giardino o in terrazzo, affinché possa godere di qualche ora di aria e luce.