Piante da appartamento: la Dipladenia

La Dipladenia o Mandevilla splendens è una splendida pianta da appartamento, appartenente alla famiglia delle Asclepiadacee ed originaria dell’America centrale e meridionale (in particolare del Brasile), molto apprezzata per la fioritura, che comincia a manifestarsi proprio in questo periodo dell’anno.

Può essere arbustiva o rampicante (se aiutata da tutori e pergolati) ed è caratterizzata da foglie lucide, ovali ed appuntite, e da fiori a forma di imbuto riuniti in racemi, che possono assumere le colorazioni più disparate (dal bianco al giallo, dal rosa al rosso).

Generalmente la Dipladenia viene coltivata in vaso nel chiuso delle pareti domestiche, ma nelle zone particolarmente miti si può tentare anche l’impianto in piena terra, dove può raggiungere altezze significative (4-5 metri).

Per una coltivazione ottimale, è necessario esporre la Dipladenia in un luogo dove possa godere di parecchie ore di luce nel corso della giornata, ma non ai raggi diretti del sole che potrebbero rovinarne la spettacolare fioritura. Può andar bene anche la collocazione in luogo semi-ombreggiato, ma in questo caso la pianta tenderà fiorire in modo meno abbondante.

La temperatura dovrebbe mantenersi intorno ai 20°C (mai sotto i 13°C), mantenendo una certa umidità dell’aria in presenza di clima particolarmente secco. Le innaffiature devono essere regolari specie nella stagione più calda dell’anno, quando occorre fornire alla pianta una certa dose di acqua affinché il terreno non si asciughi del tutto. Di tanto in tanto, poi, occorre aggiungere del fertilizzante liquido all’acqua delle innaffiature, per fare in modo che la pianta ci regali il meglio della sua bellezza. In inverno, invece, sarà bene diradare le operazioni di innaffiatura e lasciare che la pianta si goda il suo periodo di riposo vegetativo.

La primavera è il periodo migliore per il rinvaso (utilizzando un contenitore più ampio del precedente) e per la propagazione, da effettuarsi tramite talea erbacea con rametti di 8-10 centimetri.