Salice piangente, elegante e maestoso

salice piangente

Nella tradizione popolare il Salice piangente (Salix Babylonica) è simbolo di malinconia, ma non per questo la sua coltivazione viene ignorata in giardini e parchi pubblici, dove si mostra in tutta la sua maestosità con la caratteristica forma a rami penduli.

Appartiene alla famiglia delle Salicacee ed è originario dell’Europa e dell’Asia centrale, da dove si è diffuso in tutta la zona temperata del Mediterraneo. Può raggiungere i 10 metri di altezza, con il suo fusto massiccio e la chioma disposta in maniera piuttosto disordinata.

Come detto, i rami sono ricurvati verso il basso, tanto che spesso arrivano a toccare il terreno. Di qui la denominazione di “piangente”, poiché i rami somigliano a delle lacrime che scendono verso terra. Le foglie sono sottili e lanceolate, dal colore verde chiaro sulla pagina superiore ed argentee su quella inferiore.

Il Salice piangente cresce per lo più allo stato spontaneo, specie lungo i corsi d’acqua, anche se non è poi così raro trovare dei magnifici esemplari nella coltivazione domestica, dove riempie l’ambiente circostante con la sua eleganza. Come muoversi dunque affinché la nostra pianticella cresca e rallegri la vista all’interno del nostro giardino?

Prima di tutto è opportuno scegliere una posizione soleggiata, poiché l’eccessiva ombreggiatura tende a rallentarne lo sviluppo. Di fondamentale importanza è quindi il sole, mentre la temperatura è un elemento secondario, in quanto il Salice piangente può sopportare sia il caldo afoso della stagione estiva che le intense gelate del periodo invernale.

Le innaffiature devono essere abbondanti e regolari durante l’estate, facendo in modo che il terreno si mantenga costantemente umido (ricordate che allo stato spontaneo il Salice vive presso i corsi d’acqua). Non ha bisogno di concimazioni frequenti, ma all’occorrenza è bene fornire dello stallatico fresco in primavera o in autunno.

Per concludere ricordiamo le proprietà officinali del Salice piangente, la cui corteccia viene usata nella preparazione di antidolofici, antiffiamatori ed antireumatici.

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