SOS siccità: le piante vanno in letargo

La scarsezza di precipitazioni primaverili e il caldo afoso di questi giorni hanno peggiorato una situazione già critica e adesso anche i geologi lanciano l’allarme siccità. In una nota, Fabio Tortorici, presidente della Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi (Cng), ha espresso le sue preoccupazioni per l’avanzamento della desertificazione in vaste aree del nostro Paese ma non è tutto.

Il caldo di questi giorni e l’assenza di piogge infatti hanno causato strani cambiamenti alle piante, che per adattarsi alle condizioni climatiche vanno in letargo o seccano prematuramente come se stessero per affrontare l’arrivo dell’autunno. Le piante stanno andando in quello che viene definito “letargo da caldo” che significa che queste ultime, indebolite dall’afa e dalla mancanza di pioggia, riducono la loro attività.

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Si tratta di un fenomeno neanche troppo raro che in questi giorni è possibile osservare nella zona di Milano, dove a causa delle temperature elevate che si sono aggirate attorno ai 37-38 gradi si sono ingiallite e hanno perso le foglie. Invece che avere l’aspetto della natura in estate, il paesaggio sembra quasi autunnale. E il fenomeno è più esteso di quanto si pensi: riguarda infatti duemila ettari di prati, alberi e arbusti.

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A rischio anche i raccolti e il lavoro degli agricoltori. Coldiretti ha annunciato che tutto il settore agroalimentare è a rischio e se la prossima settimana non dovesse ancora piovere, è probabile che Coldiretti farà “richiesta al ministero dello stato di calamità naturale” in quanto i danni per le aziende lombarde potrebbero aggirarsi intorno ai 350 milioni di euro.

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