Calceolaria, varietà e cure

La Calceolaria è una pianta annuale o perenne appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee ed originaria del continente americano. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti lunghi fino a sessanta centimetri e da foglie ovali o lanceolate, di colore verde più o meno scuro. I fiori fanno la propria comparsa dalla primavera all’autunno, a seconda della specie, ed hanno una forma particolare, con due “labbra” di colore giallo, arancio o rosso.

Le piante fiorite da appartamento

piante fiorite da appartamento

Molte piante fiorite crescono bene anche in appartamento. Nulla quindi vieta agli appassionati di giardinaggio o a coloro che, più semplicemente, desiderano dare un tocco di colore alla casa in modo “naturale”, di coltivare con successo specie nella gran parte dei casi riservate ad abbellire balconi, terrazze e giardini. Naturalmente si dovrà avere cura di scegliere l’esposizione più adatta e di adottare alcuni piccoli accorgimenti che ne valorizzino la resa estetica.

Ciò premesso, tra le piante fiorite adatte alla coltivazione all’interno troviamo la medinilla (Medinilla magnifica), la violetta di Persia (Exacum affine), la primula (Primula malacoides), la campanula (Campanula carpatica) e la calceolaria (Calceolaria herbeohybrida). Alcune di esse potranno restare a far parte dell’arredamento per molto tempo, altre invece andranno eliminata passata l’epoca della fioritura.

La medinilla, dalle lunghe foglie verdi e dai magnifici fiori ricadenti è perfetta per la classica sistemazione dietro alla finestra del salone. Tuttavia può fare bella mostra di sè anche in veranda a patto che sia protetta da una tenda. Dopo la fioritura va “ripulita” tagliando gli steli; rifiorirà a patto di ricevere sempre abbastanza luce.

Calceolaria, dove utilizzarla, malattie e parassiti e le specie più belle

calceolaria

È tale la grazia di questa pianta da renderla adatta ad essere impiegata ovunque, in giar­dino come sul balcone, ma purtroppo a que­sta possibilità si contrappongono le limita­zioni imposte dalle avversità climatiche che, in molte regioni, consentono di utilizzare le calceolarie soltanto come specie da apparta­mento. Altrove, invece, è possibile piantare le calceolarie anche in piena terra o in cas­sette all’aperto, per formare bordure o per arricchire il rock-garden.

Le calceolarie possono essere attaccate con una certa facilità da cocciniglie e pidocchi, e il loro fogliame può essere deturpato dal «mal bianco». Al primo accenno della pre­senza di parassiti, è necessario intervenire subito con olio anticoccidico contro le coc­ciniglie e insetticida al piretro  contro i pidocchi o afidi. Per la lotta contro il «mal bianco» (una patina bianca o fari­nosa) si consigliano irrorazioni di acqua e zolfo ramato (4 g ogni litro d’acqua) da ri­petere ogni settimana sino alla completa scomparsa dell’infezione.

Fra le calceolarie arbustive,  le più note per il loro valore decorativo sono queste:

Calceolaria

calceolaria

II caso di queste piante è abbastanza singo­lare, in quanto il loro nome scientifico vanta due probabili derivazioni: dal latino cal-ceolus, ossia pantofola, a indicare la curiosa forma delle corolle che sono fatte a foggia di una borsettina più che di una pantofola vera e propria, e anche dal nome del bota­nico italiano Calzolaris, un frate vissuto nel XVI secolo.

In Europa le calceolarie si coltivano dal 1774, almeno per quanto riguarda alcune specie, mentre altre vennero introdotte nel nostro continente assai più tardi.

Data la varietà delle specie che costituisco­no il genere Calceolaria (erbacee, annuali o perenni, o arbusti) le cure subiscono note­voli varianti secondo il «gruppo» cui la coltura stessa si riferisce.

Le calceolarie arbustive, che possono vivere all’aperto anche in inverno soltanto nel Sud e nel Centro della Penisola, hanno bisogno di frequenti annaffiature nella stagione esti­va (ogni due giorni nella misura di almeno tre litri d’acqua per arbusto) e di generose concimazioni autunnali con fertilizzante or­ganico in polvere.