Semine di settembre per il prato: l’agrostide

Tra le semine di settembre,  una di quelle più interessanti da affrontare per un appassionato di giardinaggio, ma anche per una qualsiasi persona che decida di rendere il suo giardino un luogo confortevole da vivere, è quella dell’agrostide. Questa pianta è infatti una delle migliori soluzioni da scegliere se si vuole rendere il proprio appezzamento di terreno un bel tappeto verde da vivere con armonia e soddisfazione.

Episcia, pianta da appartamento

L’Episcia cupreata è una pianta erbacea perenne appartenente all famiglia delle Gesneriaceae originaria dell’America meridionale, che generalmente si mantiene sotto ai 15 centimetri di altezza ma che si sviluppa in larghezza, creando dei densi tappeti.

Fioriture estive, il genere Heuchera

Del genere Heuchera fanno parte circa 50 specie di piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Saxifragaceae, alle quali vanno aggiunti i numerosi ibridi, selezionati per ottenere colori delle foglie particolari.

Vivaista, cosa è ed i requisiti

Ne parliamo spesso, ma non abbiamo mai fino ad ora affrontato con occhio critico la professione del vivaista. Poco male, rimediamo subito, tentando di capire come funziona la professione ma soprattutto quali debbono essere i requisiti per essere tali. La storia della rosa per i 150 anni d’Italia ci ha raccontato, attraverso l’esperienza del suo creatore di come questo lavoro possa essere interessante e denso di soddisfazione.

Piante velenose: la Belladonna

Sicuramente avrete sentito parlare del veleno di Belladonna, immancabile negli intrighi di corte dei romanzi o dei film; in realtà la pianta dalla quale viene estratto questo veleno, ovvero l’Atropa belladonna, è una pianta erbacea molto decorativa, ma poco conosciuta e ancor meno coltivata nei giardini. Come dicevamo, l’Atropa belladonna è una pianta erbacea perenne di grande taglia, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, nota fin dal Medioevo come pianta usata da maghi e guaritori.

Nonostante sia una pianta molto decorativa, la diffusione della Belladonna come pianta ornamentale è frenata a causa del veleno che contiene in tutte le sue parti: per la maggior parte nei frutti ma anche nelle radici e nelle foglie essiccate. Le bacche della Belladonna sono la sua caratteristica principale: sono molto belle da vedere ma altrettanto pericolose se ingerite, in quanto sono altamente tossiche, per questo vengono chiamate con il nome di “ciliegie di Satana”.

Nel caso si desiderasse coltivare questa pianta, il problema del veleno potrebbe essere risolto eliminando, alla fine della fioritura, le bacche in formazione, recidendo i peduncoli dei calici dei fiori Dal punto di vista fisico, la Belladonna si caratterizza per le foglie di forma ovata, per i fiori dalla forma campanulata di colore violaceo e verde, e per i frutti, ovvero delle bacche nere e lucide protette da una specie di calice, che contengono alcune sostanze velenose alle quali, però, ne sono immuni gli uccelli.

Prato ornamentale, scelta delle piante erbacee

prato all'inglese

Creare e mantenere un prato ornamentale nel proprio giardino non è difficile, a patto però di possedere alcune competenze tecniche relative all’impianto e alla manutenzione e tener conto di alcuni fattori quali il tipo di zona climatica in cui il prato dovrà sorgere e le finalità che questo dovrà avere. Inoltre, nella progettazione del prato si dovrà tenere conto del tipo di suolo (più o meno soffice o compatto), delle caratteristiche acide, neutre o basiche del terreno, dell’esposizione della superficie prescelta al sole e al vento e, non meno importante, della quantità di tempo che potrà essere dedicata alla cura del prato stesso. Quest’ultimo fattore in particolare influenza anche la scelta delle dimensioni del manto erboso.

In linea di massima possiamo distinguere tre tipologie di prato ornamentale: il prato ornamentale rustico, il prato ornamentale estetico e il prato sportivo. Il prato ornamentale rustico si presta ad abbellire soprattutto i giardini di case di campagna anche in terreni non perfettamente pianeggianti e richiede interventi di manutenzione piuttosto contenuti. Anche la preparazione del terreno non presenta un grande impegno restando limitata il più delle volte all’aggiunta di fertilizzanti.