Giardino a prova di coniglio: iniziamo a conoscere le piante

Avere un giardino a prova di coniglio può essere importante: sempre più persone posseggono questo animale domestico, ed avvertono la necessità, soprattutto con l’alternarsi delle stagioni, di possedere delle scorte il più possibile ampie di cibo per i loro piccoli amici. Non ci vuole poi molto a rendere una parte di giardino, o un terrazzo, come un piccolo orto per questi roditori, basta effettuare la giusta scelta in quanto a piante, e dare spazio alla natura.

Molte delle erbe commestibili per queste creaturine sono infatti delle erbe spontanee che crescono e fioriscono in base alle stagioni.

Un giardino a misura di coniglio: si può

Oggi vogliamo illustrarvi la maniera più facile e comoda di creare un giardino a misura di coniglio. Questo piccolo e dolce animale domestico sta entrando con sempre più frequenza nelle case degli italiani e,  in quelli che possono concederselo, nei giardini. Perché quindi non creare un angolo ben riparato per questo roditore dando modo di fargli godere il più possibile l’ambiente circostante senza pericoli né per il suo stomaco particolare né per le vostre piante?

Vediamo come fare.

Piante officinali: la Matricaria recutita

La Matricaria recutita, meglio conosciuta come Camomilla, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Europa e dell’Asia, molto coltivata alle nostre latitudini sia come ornamentale che come erba officinale. E’ caratterizzata da fusti sottili, che possono raggiungere gli 80 centimetri di altezza, e da foglie lanceolate di colore verde più o meno scuro. I fiori sono riuniti in capolini con petali bianchi piegati verso l’esterno e parte centrale gialla.

E’ una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo in pianura ed in collina, dove tenderà a comportarsi come infestante. Questo però non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, nella decorazione di bordure ed aiuole o come pianta da utilizzare a scopo officinale. I capolini della Matricaria recutita, infatti, opportunamente essiccati e conservati, hanno proprietà febbrifughe, antinfiammatorie, antispasmodiche, sudorifere ed antisettiche. In passato la Camomilla veniva utilizzata anche per la cura delle malattie legate agli organi genitali femminili.

Piante officinali: la Frassinella

La frassinella, conosciuta anche come limonella e dittamo e una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Rutaceae; il suo nome botanico, che è Dictamnus albus, deriva da “Dikte”, il nome di un monte che si trova nell’isola di Creta e “thamnos”, che significa arbusto.

La frassinella, infatti, si presenta come un arbusto alto dai 3 ai 10 dm che cresce spontaneo in Europa e nelle zone temperate dell’Asia; il dittamo non è molto diffusi in Italia anche se possibile trovarlo in alcune zone boschive della Penisola, mentre è totalmente assente nelle pianure alluvionali del centro-nord e delle isole.

La frassinella è una pianta aromatica che, in maggio e giugno produce dei fiori composti da quattro petali rivolti verso l’alto e da uno verso il basso di circa 5 centimetri di diametro e di colore bianco e rosa; le sue capsule contengono i semi di consistenza coriacea. Se vi imbattete in una pianta di frassinella, prestate attenzione nel maneggiarla, in quanto è ricoperta di ghiandole che secernano sostanze irritanti per la pelle.

Piante officinali: il lapazio

Il lapazio o romice è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Polygonaceae. Il lapazio, il cui nome botanico è Rumex crispus, è una pianta originaria dell’Asia e dell’Europa orientale, e in Italia è diffusa soprattutto al nord allo stato spontaneo.

Questa pianta è dotata di un robusto rizoma sotterraneo e si caratterizza per il fusto alto fino a due metri molto ramificato nella parte superiore e, per le foglie dalla forma oblunga e lanceolata. L’infiorescenza del lapazio è una pannocchia formata da fiori riuniti in fascetti; questi fiori sono formati da tre tepali esterni e da tre tepali interni che crescono all’interno del frutto che è un achenio dalla forma piramidale. Il nome della pianta, ossia “rumex” deriva dal latino “lancia”, con rifermento alla forma delle sue foglie.

Il lapazio viene usato in erboristeria in quanto possiede proprietà depurative, astringenti, lassative e rinfrescanti, e può essere usata in caso di mal di gola, tosse secca e laringite.

Piante officinali: l’Agnocasto

Tra le piante officinali, quella più “amica” delle donne è sicuramente l’agnocasto, in quanto agisce in modo benefico su molti disturbi tipici femminili, come i dolori legati al ciclo mestruale. L’agnocasto è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Verbenaceae, ed è riconosciuta come pianta officinale fin dall’antichità, basti pensare che fu menzionata da Plinio già nel I secolo d. C.

Il nome botanico dell’agnocasto, ossia Vitex agnus castus, deriva dalla credenza che questa pianta fosse in grado di contenere la libido delle donne che l’assumevano, tanto che si riteneva che fosse d’aiuto per rispettare i voti di castità delle monache. 

Le parti utilizzate in fitoterapia dell’agnocasto sono i frutti maturi essiccati, delle drupe allungate di colore nero-rossastro che contengono quattro semi neri simili al pepe; questi semi possiedono un odore leggermente aromatico e un sapore aspro dovuto alla presenza di flavonoidi; anche le foglie essiccate sono usate in erboristeria. Per quanto riguarda i componenti, l’agnocasto contiene flavonoidi, glucosidi iridoidi, casticina, principi amari, alcaloidi e una piccola quantità di olio essenziale.

Piante officinali: la Calendula

calendula

La Calendula Officinalis è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae originaria dell’Europa medicinale. La Calendula si caratterizza per numerosi fiori a forma di margherita di colore arancione o giallo, che spuntano dalla primavera all’estate e che sono commestibili, questi fiori, infatti, possiedono un delicato aroma di limone perfetto per insaporire le insalate o per le tisane.

La Calendula è una pianta dalla mille proprietà, oltre ai suoi fiori commestibili, viene usata in medicina come pianta officinale, in erboristeria e nell’industria cosmetica per produrre creme e trucchi. La Calendula possiede proprietà toniche, diuretiche, astringenti e antispasmodiche; il decotto di fiori e foglie è molto utile in caso di influenza, mentre il vino preparato con questa pianta aiuta contro il mal di denti.

L’olio essenziale estratto dalla Calendula è molto utile per chi ha l’acne o altre impurità cutanee, e può essere utilizzata anche nei bambini contro la dermatite da pannolino; è un valido aiuto sotto forma di tisana contro i dolori mestruali e come crema è un ottimo decongestionante ed idratante.

Piante medicinali: la Parietaria

parietaria

La Parietaria è una pianta appartenente alla famiglia delle Urticacee ed originaria dell’area europea. E’ molto diffusa allo stato spontaneo, crescendo nei boschi, tra i sassi e ai bordi delle strade con molta facilità, fino a raggiungere gli 80 centimetri di altezza. Presenta un fusto eretto, peloso, di colore rossastro, mentre le foglie sono ovate ed appuntite, appiccicose e di colore verde brillante. Anche i fiori sono di colore verde e fanno la propria comparsa nel periodo che va da maggio ad ottobre.

Questa pianta non ha un particolare interesse dal punto di vista decorativo, mentre viene utilizzata largamente a scopo officinale, avendo proprietà depurative, espettoranti, diuretiche, sudorifere ed emollienti. Le sue foglie possono anche essere lessate e consumate come verdure, oppure usate fresche nel condimento delle insalate. Due nota negative per la Parietaria, vale a dire la presenza di pollini, che possono creare fastidiose allergie in alcuni soggetti, e la sua presenza massiccia nei giardini e sui muri, che la fa considerare al pari di una pianta infestante.