Le piante tappezzanti, cosa sono a cosa servono

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Con il nome di piante tappezzanti si indicano tutte quelle piante che crescono “in larghezza” piuttosto che in altezza e, proprio perchè sono molto basse, si prestano bene ad essere utilizzate come coprisuolo in giardino, sia per riempire spazi vuoti che per creare macchie di colore o stabilire una continuità tra specie vegetali di altezza diversa, come alberi e arbusti. Ma le funzioni svolte dalle piante tappezzanti non sono esclusivamente di natura ornamentale; queste infatti, grazie alla loro fitta rete di radici, attenuano i movimenti del suolo e lo proteggono dalla pioggia e dal vento.

Inoltre, dal momento che richiedono pochissime cure colturali, le tappezzanti sono ideali per la copertura di angoli di giardino poco praticabili (ad esempio perchè in pendenza) dove sarebbe difficile praticare interventi di irrigazione e manutenzione. Sempre per lo stesso motivo, possono essere impiegate al posto del prato per donare al giardino una pavimentazione verde, soffice e gradevole alla vista, soprattutto quando non si dispone di ampi spazi pianeggianti.

Selaginella, ottima come tappezzante e come rampicante

selaginella

La Selaginella è una pianta appartenente alla famiglia della Selaginellacee ed originaria di Asia, Africa ed America, sebbene abbia trovato ormai larga diffusione su tutto il Globo. Può essere coltivata come pianta d’appartamento, ma trova l’utilizzo migliore come strisciante per ornare bordure e manti erbosi o come rampicante per coprire muri e recinzioni.

Si tratta di una pianta folta e compatta con foglie che presentano forme e colori diversi a seconda della specie, ma tutte ugualmente spettacolari e capaci di rallegrare la vista sia all’esterno che all’interno delle pareti domestiche.

La Selaginella non presenta una vera e propria fioritura, ma affida la riproduzione agli sporangi prodotti da alcune foglie.

Piante tappezzanti: la Pellionia

pellionia

Tra le piante tappezzanti più apprezzate dal punto di vista estetico, non possiamo non ricordare la Pellionia, appartenente alla famiglia delle Urticacee ed originaria della Birmania e della Malesia.

Si tratta di una pianta con fusti succulenti che variano colore a seconda della specie (dal rosa al rosso), con foglie piatte e lanceolate dalla colorazione particolare (un’alternanza di verde chiaro e scuro molto apprezzabile per la vista). Durante i mesi invernali, poi, il fogliame tende a divenire di colore violaceo, regalando uno spettacolo ancor più suggestivo.

Come detto è un’ottima tappezzante, particolarmente indicata dunque per decorare angoli morti del giardino e zone di difficile coltivazione come dirupi e scarpate. Non necessita di cure particolari, pur richiedendo dei piccoli accorgimenti utili a favorirne la crescita. Come ottenere il meglio dalla nostra pianta di Pellionia?

Nemesia, coltivazione e cure

nemesia

Se siete alla ricerca di una pianta che rallegri il giardino con i suoi magnifici colori, regalando al tempo stesso un delizioso profumo all’ambiente circostante, l’ideale per voi potrebbe essere la Nemesia, appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee ed originaria dell’Africa e dell’Europa meridionale.

Si tratta di una pianta perenne, che però nella maggior parte dei casi viene coltivata come annuale, poiché si adatta difficilmente alle basse temperature invernali, a meno che non venga collocata in serra nel periodo più freddo dell’anno.

E’ caratterizzata da fusti erbacei molto ramificati, con foglie lunghe dal colore verde chiaro e fiori con corolla irregolare, dalle colorazioni più disparate (dal giallo all’arancio, dal bianco al blu, dal rosa al rosso). Per questa particolarità e per il portamento tappezzante, la Nemesia si adatta efficacemente alla coltivazione in bordure ed aiuole, sebbene rappresenti anche un’ottima soluzione per la decorazione di vasi sospesi.

Piante tappezzanti: l’Artiglio del diavolo

artiglio del diavolo

Il nome sembrerebbe fuori luogo per un sito di giardinaggio, ma c’è una ragione ben precisa dietro il curioso appellativo dell’Harpagophytum procumbens, comunemente conosciuto come Artiglio del diavolo.

Secondo alcune fonti, tale denominazione deriverebbe dalla capacità delle radici (fatte ad uncino) di pungere le zampe degli animali che vi si avvicinano, provocando poi un dolore tale da farli saltare come indemoniati. Secondo un’altra tesi, invece, gli animali resterebbero impigliati e, non riuscendo a liberarsi, sarebbero condannati a morire di fame.

Qualunque sia la sorte delle povere bestie, comunque, è chiaro che ci troviamo di fronte ad una pianta che produce radici molto pericolose, capaci di intrappolare e colpire con delle punture micidiali. Tuttavia, non bisogna lasciarsi spaventare dalla pericolosità della pianta ed è opportuno invece considerarne l’aspetto ornamentale ed officinale.

Pachysandra, la tappezzante per un inverno dorato

pachysandra

Se avete l’esigenza di ricoprire al meglio un angolo “morto” del vostro giardino o se magari volete proteggere un albero particolarmente delicato da un incontro ravvicinato e accidentale con il tosaerba, potete puntare sulla coltivazione della Pachysandra, splendida tappezzante che vi regalerà non poche soddisfazioni.

Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Buxacee, che trova la sua origine in Asia e nell’America del Nord. Cresce e prolifica in breve tempo, moltiplicandosi con grande facilità ed offrendo uno spettacolo fatto di foglie ovali ed appuntite, riunite in rosette, che nella stagione invernale assumono una colorazione dorata.

Ed è proprio il fogliame a costituire la particolarità della Pachysandra, visto che la fioritura bianca e poco vistosa, è piuttosto insignificante. Come coltivarla dunque per avere un effetto straordinario nel nostro giardino?

Muschio, non solo per il presepe

muschio

In prossimità del Natale e dell’allestimento del presepe, non potevamo certo farci mancare un capitolo interamente dedicato al Muschio, ricercatissimo in questo periodo dell’anno proprio per la capacità di “riempire” l’opera d’arte natalizia per eccellenza.

Leggendo queste poche righe, tuttavia, vi renderete conto che il Muschio non è adatto solo come base per un bel presepe, ma può trovare svariati utilizzi sia in giardino che in vaso, se coltivato con le dovute attenzioni.

Cominciamo col dire che è una pianta appartenente alla famiglia delle Briofite, che cresce e prolifica in luoghi umidi, quali il sottobosco, le rocce, i muri esposti per lo più a nord. In realtà, alcune varietà di Muschio si possono trovare anche in luoghi estremamente soleggiati, purché l’ambiente sia ricco di acqua.

Piante tappezzanti, la soluzione ideale per angoli ‘morti’

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In un capitolo precedente noi di PolliceGreen ci siamo occupati ampiamente di prato ornamentale, elencando le differenze tra il rustico, l’estetico e lo sportivo. Oggi vogliamo entrare nel dettaglio del prato ornamentale rustico, nella speranza che i nostri consigli possano esservi d’aiuto per la scelta del giusto tipo di pianta che renda i vostri giardini gradevoli alla vista.

Non tutti infatti hanno la pazienza o il tempo necessario per curare come si deve un prato all’inglese, come è vero che non sempre questa soluzione è attuabile per via del terreno più o meno fertile o della collocazione geografica. Ecco allora una valida alternativa all’erbetta verde del prato, rappresentata da un vasto numero di piante dette “tappezzanti” per via della capacità di fungere da tappeto e riempire in modo uniforme il terreno.

In genere per tappezzante si intende un tipo di pianta che cresce quasi esclusivamente in larghezza, sebbene alcuni esperti del settore inseriscano nella categoria anche piante di dimensioni più elevate. La caratteristica principale è la scarsa cura di cui abbisognano ed è per questo che spesso vengono preferite al classico prato.