Lavori sul balcone a Marzo: è il momento di riverniciare e rinnovare il terriccio

lavori sul balcone a Marzo

Conclusi i lavori di sistemazione e riservate le dovute attenzioni alle piante, al balcone vero e proprio devono essere praticate de­terminate cure. L’ordine e la «freschezza» sono i presupposti essenziali per un balco­ne che si voglia definire « bello » nel senso più ampio della parola. Bisogna tenere presente che, anche da un punto di vista estetico, ringhiera, tralicci in legno per rampicanti, ganci per vasi pensili e così via, hanno bisogno di essere vernicia­ti ogni anno. Questa precauzione impedirà al ferro di ar­rugginire e corrodersi, e al legno di impu­tridire.

Le operazioni di verniciatura si eseguono di solito alla fine dell’inverno o al massimo in Marzo, anche per mettere riparo a eventuali danni provocati dal gelo: inoltre, in questo periodo, molte piante sono ancora in riposo e non dovrebbero risentire il minimo disa­gio per eventuali esalazioni provenienti dalla vernice impiegata.

 

Piante grasse, tutto ciò che c’è da sapere iniziando dal terreno più adatto

piante grasse

Cominciamo col dire che le piante comune­mente chiamate grasse in realtà non lo so­no affatto (esse contengono infatti la minor percentuale di grassi di tutte le specie che compongono il regno vegetale); più esatta­mente dovrebbero essere definite «succu­lente» a indicare la natura carnosa dei loro tessuti.

Questo gruppo di piante, che continueremo a chiamare «grasse» per comodità, com­prende numerose specie appartenenti a fa­miglie diverse, ma con una caratteristica in comune; sono tutte piante «xeròfite» ossia adatte a vivere in ambienti aridi e caldi, ric­chi di luce. La sopravvivenza di questi esem­plari è resa possibile dalia loro struttura «spugnosa» per mezzo della quale assorbono una grande quantità di acqua che rie­scono a conservare a lungo limitando la traspirazione. Infatti le foglie (scientificamente chiamate «cladodi» o «fillocladi»), cioè gli organi che permettono la traspirazione, nelle piante grasse hanno una superficie mol­to ridotta o, addirittura, sono trasformate in spine.