Trump contro il cambiamento climatico, ma senza dati concreti

Nel suo discorso all’Assemblea dell’ONU, Donald Trump ha definito il cambiamento climatico “la più grande truffa mai perpetrata al mondo”. Questa posizione, tuttavia, è stata immediatamente smentita da un rapporto dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, che conferma l’origine umana del riscaldamento globale.

cambiamento climatico
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Cosa ha detto Trump sul cambiamento climatico

C’è quindi una netta contraddizione tra le affermazioni di Trump e la realtà, come dimostrato dai 30 disastri climatici che hanno colpito gli Stati Uniti nel 2024, causando ingenti danni e perdite di vite umane. Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, definisce l’opinione di Trump come quella di una persona non esperta, priva di basi scientifiche.

Ribadisce che l’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, tra le istituzioni più autorevoli al mondo, sostiene in modo inequivocabile che il cambiamento climatico è causato dalle emissioni umane e dalla combustione di combustibili fossili, e che i suoi effetti sulla salute pubblica sono ormai al di là di ogni dibattito scientifico.

Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC), nel suo storico rapporto del 2018, ha confermato la necessità di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5°C, come stabilito dall’Accordo di Parigi. Nel suo discorso, Trump ha puntato il dito contro la Cina per l’inquinamento, ma l’articolo evidenzia una visione distorta di questa accusa.

L’analisi di Carbon Brief ha mostrato che nel primo trimestre del 2025, le emissioni di anidride carbonica in Cina sono diminuite dell’1,6% su base annua. Sebbene la Cina sia il principale emettitore mondiale in termini assoluti, non lo è se si considerano le emissioni pro capite, dove Stati Uniti, Arabia Saudita, Russia e Canada si collocano ai primi posti. Negli Stati Uniti, un abitante emette oltre 14 tonnellate di CO2 all’anno, mentre un cinese ne emette 8,8.

Mercalli sottolinea come la Cina stia migliorando i suoi standard ambientali, investendo massicciamente in energie rinnovabili come l’eolico e il solare, superando gli obiettivi prefissati con anni di anticipo e affermandosi come leader tecnologico in questo settore. Le politiche energetiche di Trump, basate sulla riesumazione dell’industria del carbone e sullo smantellamento di incentivi per le rinnovabili, stanno creando non pochi danni.

Infatti i prezzi dell’elettricità negli Stati Uniti sono aumentati del 10% da quando ha assunto la carica, e le stime indicano che continueranno a salire. Questa tendenza è in netto contrasto con i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, secondo cui le energie rinnovabili sono ormai la forma di energia più economica da produrre. I 200 anni di emissioni hanno già causato un aumento di circa 1,4°C della temperatura globale, portando a eventi climatici estremi sempre più frequenti. La scienza è unanime e i fatti, come quelli che si sono verificati anche in Italia con alluvioni e disastri, dimostrano chiaramente che il cambiamento climatico è una sfida reale e urgente.

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