Coltivare le piante in vasi sospesi

piante ricadenti

Dalle maestose felci alle deliziose petunie sono moltissime le piante con portamento ricadente che possiamo valorizzare coltivandole dentro a vasi sospesi, perfetti per dare un tocco di eleganza e colore a giardini, pergolati, balconi e terrazze. Basta fare i giusti abbinamenti e trovare l’angolo più adatto perchè diventino un elemento di arredo senza arrecare disturbo ai “passanti”.

Dopo aver individuato l’esposizione più adatta al tipo di coltivazione prescelta (le felci ad esempio vanno tenute in ombra totale) e avere installato il supporto (anche un gancio piuttosto resistente sul soffitto o su una trave di legno va bene) assicuriamoci che il materiale di cui è fatto il vaso sia abbastanza resistente; lo stesso vale per il supporto e la catenella che dovrà collegare il vaso a questo. Nel valutare la solidità del sostegno dovrete tenere presente che il vostro vaso sospeso una volta annaffiato peserà un po’ di più di quando lo avete appeso con la terra asciutta.

Per quanto riguarda le annaffiature, personalmente ho l’abitudine di riportare i vasi “sulla terra” anche quando potrei lasciar correre tranquillamente l’acqua in eccesso dai fori alla loro base. In tal modo il momento dell’annaffiatura diventa un’occasione per monitorare lo stato di salute della pianta ed intervenire eliminando fiori e foglie secche laddove necessario. Per il resto valgono le medesime indicazioni date per la coltivazione della gran parte delle piante in vaso: scegliete del buon terriccio e assicuratevi che il substrato sia ben drenato aggiungendo alla terra delle palline di argilla espansa.

Se coltivate orchidee in vasi sospesi, il contenitore di coccio o plastica può benissimo essere sostituito da un cestino di paglia intrecciato, mentre se il vaso non è troppo pesante la catenella di metallo potrebbe essere sostituita da una bella corda. Fra le ricadenti ideali per la coltivazione in vasi sospesi vi consiglio anche i gerani parigini, belli e poco faticosi.

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