Significato dei fiori: la camomilla

La camomilla, conosciuta anche sotto il nome di Anthemis nobilis L. o Matricaria nobilis (la camomilla romana, N.d.R.), è forse il fiore facente parte della famiglia delle Asteraceae con il quale tutti noi abbiamo più dimestichezza a livello alimentare. Botanicamente parlando si tratta di una specie sia coltivata che spontanea nel nostro paese: scopriamone insieme il significato.

La camomilla è una pianta originaria di questa parte d’Europa e nei secoli è stata conosciuta anche sotto il nome di erba del mare o erba dei bambini. Noi la conosciamo bene perché l’uso del suo infuso è ampiamente diffuso nella nostra società contro i disturbi dell’apparato digerente e dell’insonnia. Una tradizione che risale addirittura all’epoca romana e che è giunto fino a noi. Sapevate inoltre che la camomilla romana era utilizzata, una volta essiccata, come tabacco da pipa?

Il significato della camomilla è legato in buona parte all’utilizzo che se ne fa fin dall’antichità. E’ sinonimo di dolcezza e pacatezza, per i suoi effetti calmanti.  Tra gli usi più diffusi vi era anche quello di curare i disturbi ginecologici della donna. E’ stata proprio la tradizione di usarla per guarire i problemi dell’apparato genitale femminile che le ha valso, nel caso della camomilla romana, il nome di matricaria nobilis. Testimonianze della presenza di questo fiore sono giunte fino a noi sin dall’Antico Egitto. In quel caso la pianta era stata consacrata al Dio Sole: ne sono state rilevate delle tracce addirittura tra le bende della mummia di Re Ramsete II. Essa veniva utilizzata per favorire la sudorazione e calmare nervi e dolori: un po’ come accade anche ora. Sembra inoltre che come pianta sia in grado di far rinvigorire i vegetali deperiti posti accanto ad essa: è per questo che in passato i giardinieri la piantavano vicino alle piante più delicate. Al fiore della camomilla è affibbiato il significato di “forza nelle avversità”  proprio per questo motivo.

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