Darlingtonia californica

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La Darlingtonia californica è una pianta carnivora ed è l’unica specie appartenente al genere Darlingtonia; originaria del Nord America, fu scoperta nel 1841 dal botanico William D. Brackenridge sul monte Shasta. Rientra nel novero delle piante utilizzate a scopi medicinali note come fiori californiani ed è conosciuta anche con il nome comune di pianta cobra per il portamento della foglia e per la “lingua nettarifera” simile a quella di un serpente.

Si distingue per le foglie coniche, alte da pochi cm fino a oltre un metro, di colore verde smeraldo con una caratteristica terminazione simile a una cupola (l’opercolo) che lascia aperto solo un piccolo spiraglio inferiore; durante la primavera produce fiori isolati, di colore variabile da giallo verdastro a bruno rossastro.

Sono le ghiandole nettarifere situate all’interno dell’opercolo che attirano gli insetti i quali cadono nella micidiale trappola della darlingtonia quando, nel tentativo di riprendere il volo, urtano contro la cupola e cadono in fondo all’ascidio dove vengono digeriti dalla pianta grazie agli enzimi secreti dalle pareti interne.

Quanto alle cure colturali, la darlingtonia si sviluppa ampiamente in senso orizzontale e dunque per la sua coltivazione sono necessari vasi piuttosto larghi; non ama le temperature eccessive e necessita di un ambiente umido e ombreggiato a temperatura costante. Durante l’inverno la va posta in serra fredda, mentre in estate può essere trasportata all’esterno e sistemata in posizione soleggiata avendo cura di mantenere sempre il substrato umido. Le innaffiature devono quindi essere costanti e, nelle piante giovani, andrà sempre lasciata acqua nel sottovaso.

A proposito di substrato, come per molte piante carnivore, il substrato ideale della darlingtonia è rappresentato dallo sfagno, un vegetale simile a muschio. Tuttavia è possibile coltivarla con successo anche in terriccio ben drenato a molto ricco di torba. Il rinvaso è consigliato tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.

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