Melograno, pianta della fertilità

melograno

Se volete allietare la vista con una pianta colorata e decorativa, pur non volendo rinunciare all’esigenza di avere frutta fresca per la vostra tavola, puntate pure sulla coltivazione del Melograno.

Il nome scientifico è Punica, appartenente alla famiglia delle Punicacee e coltivata originariamente in Asia occidentale, per trovare poi ampia diffusione in tutto il bacino del Mediterraneo. Comprende due sole specie, vale a dire la Punica granatum (il classico Melograno che finisce per arricchire le nostre tavole) e la Punica protopunica, oramai in via di estinzione.

In queste poche righe ci occuperemo per lo più della prima specie, illustrandone caratteristiche, cure e proprietà medicinali, nella speranza che le informazioni proposte vi siano utili per una buona coltivazione del Melograno.

Come allestire un frutteto in vaso nel balcone di casa

frutteto in vaso

Se si dispone di terrazzo piuttosto grande, è possibile adibirne una parte alla creazione di un piccolo frutteto in vaso, che garantirà una produzione di frutta fresca durante il periodo estivo e primaverile. Per decidere quali specie coltivare dovrete tenere presente due fattori: il clima e le dimensioni che possono raggiungere gli alberi; le piante più adatte sono il ciliegio, il pesco, l’uva fragola e il melograno, ma nei terrazzi delle zone del sud Italia si possono coltivare anche limoni e aranci.

Gli alberi devono essere piantati in questo periodo dell’anno in contenitori i circa 50×50 centimetri, ed esposti in una zona arieggiata e soleggiata, in modo da far crescere bene la pianta e poi permettere ai frutti i maturare bene.

Se decidete di coltivare degli alberi da frutto è importante non utilizzare i prodotti chimici, e nel caso in cui la pianta sia attaccata dagli insetti, eliminateli manualmente o con delle spruzzature; anche nel caso di insorgenze di funghi, usate di trattamenti ecocompatibili. Anche per i fertilizzanti utilizzate quelli di origine naturale e nel caso dei concimi quelli di tipo organico.

Halloween, è tempo di zucche

zucca coltivazione

Halloween è alle porte e in molti tra coloro che hanno deciso di sposare questa usanza tipicamente anglosassone, vanno alla ricerca di zucche gialle da svuotare e intagliare per la realizzazione della cosiddetta Jack ‘o lantern, ovvero la tradizionale lanterna scacciaspiriti. E’ decisamente questo dunque il momento della zucca e noi cogliamo l’occasione per dirvi di più su questo squisito ortaggio facilissimo da coltivare anche in un angolo (purchè abbastanza spazioso) del nostro giardino.

La zucca è un ortaggio originario dell’America Centrale appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, in particolare la zucca gialla, della quale vi parliamo oggi, è indicata con il nome scientifico di Cucurbita maxima per via dei frutti  sferici che possono raggiungere dimensioni e peso ragguardevoli (fino a 80 kg) caratterizzati da una spessa buccia di colore giallo-arancio e dalla polpa di consistenza farinosa e gusto dolce.

Se disponete di un bel fazzoletto di terra che volete destinare alla realizzazione di un orto e intendete coltivare le zucche, sappiate che queste necessitano di terreni fertili, ricchi di sostanze organiche. Crescono bene nei climi miti e in posizione ben soleggiata. La semina avviene in piena terra nei mesi di Aprile-Maggio e i semi (4-5 per ogni buca) vanno interrati a una profondità di 3 cm e a distanza di 1,5 m tra le buche e tra le file.

Melo decorativo, come prendersene cura

melo decorativo

Il Malus communis, ovvero il melo appartiene alla famiglia delle rosacee; questa pianta non è solo un albero da frutto, perché ci sono delle specie ornamentali molto decorative, che garantiscono bellissime fioriture in primavera oltre ai caratteristici frutti.

Il melo decorativo va piantato in pieno sole, su un terreno non calcareo, fresco e fertile, ed è importante non fargli mai mancare l’acqua, soprattutto durante la maturazione dei frutti. La concimazione va effettuata d’autunno con concime organico, mentre in primavera con concime minerale composto. Il periodo migliore per la messa a dimora del melo va da metà ottobre fino a fine novembre; l’ideale è piantarlo in buche di circa 80 centimetri di larghezza e di profondità, con l’aggiunta, nel fondo, di terriccio miscelato; dopo averlo messo a dimora, è necessario annaffiarlo molto.

Albero di arancio, caratteristiche e cure

albero di arancio

L’arancio è decisamente l’agrume più diffuso al mondo e conta circa un centinaio di varietà. Originario dell’Asia,  pare sia stato importato in Europa da mercanti portoghesi nel XIV secolo, ma in realtà esistono versioni discordanti su come sia giunto fino a noi. Inoltre forse non tutti sanno che si tratta di un ibrido, forse tra pompelmo e mandarino, nonostante si riproduca come pianta a se stante ormai da molto tempo.

L’albero di arancio può raggiungere i 12 metri di altezza ma per agevolare le operazioni di raccolta dei frutti viene potato in modo da mantenere un’altezza inferiore ai tre metri. Le foglie, sempreverdi, sono allungate e carnose e i fiori, bianchi e profumatissimi, vengono chiamati zagare. I frutti si sviluppano da germogli, sempreverdi anch’essi, già a partire da Novembre e fino a Maggio a seconda delle varietà.

A seconda delle caratteristiche del frutto distinguiamo arance dolci e arance amare. Queste ultime si distinguono a propria volta in arance a polpa gialla (ovale, washington navel, navelina) e a polpa rossa (moro, tarocco, sanguinello). E’ interessante notare che le arance a polpa rossa si sviluppano pienamente solo in precise zone climatiche della Sicilia orientale e della Calabria, per questo motivo sono diffuse prevalentemente in Europa mentre è molto raro trovarle nel resto del mondo.