Piante acquatiche: l’Euryale ferox

euryale ferox

L’Euryale ferox è una pianta acquatica appartenente alla famiglia delle Nympheaceae originaria dell’India e della Cina; è una perenne sempreverde dalle radici carnose dalle quali partono dei lunghi fusti che portano in superficie una massa di spine che in alcuni giorni si apre assumendo le sembianze di una grande foglia rotonda di colore verde scuro con delle striature porpora. Le foglie dell’Euryale ferox, che emergono ogni 10 giorni e rimangono galleggianti, sono piuttosto grandi, ovvero possiedono dimensioni che vanno dai 60 ai 90 centimetri.

I fiori spuntano in primavera e hanno la forma di coppe di colore viole, rosa o rosso, con i petali esterni bianchi; nascono sott’acqua perché essendo autofertili non hanno bisogno di un orientamento areato per l’impollinazione. In estate l’Euryale ferox produce delle piccole bacche tonde piene di semi e commestibili.

L’Euryale ferox ama i corsi d’acqua tranquilli e i laghetti non troppo profondi posti in posizione soleggiata oppure a mezz’ombra; è una pianta che teme molto il freddo e quindi d’inverno va portata in casa e collocata in contenitori di grandi dimensioni. Per assumere un aspetto rigoglioso ha bisogno di essere concimata ogni settimana da marzo a ottobre con del concime per piante acquatiche.

I parassiti che possono attaccare l’Euryale ferox sono gli afidi neri che tendono a rovinare le nuove foglie, perciò, in questo periodo è opportuno un trattamento di protezione con un insetticida e un fungicida sistemico per prevenire sia l’attacco dei parassiti che delle malattie fungine che possono insorgere a causa dell’umidità.

La moltiplicazione dell’Euryale ferox avviene per seme; i semi che si intendono piantare in primavera vanno conservati per tutto l’inverno in un vasetto riempito di sabbia che va conservato in frigorifero; per la semina bisogna porre i semi in un vassoio con sabbia e torba e sistemarlo sott’acqua fino alla germinazione completa delle piantine, che poi andranno messe a dimora sul fondale del laghetto.

Lascia un commento