Le ortensie, qualche informazione per cominciare

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Con il nome di ortensie si indicano comunemente le piante appartenenti al genere Hydrangea, al quale appartengono circa 90 specie di piante sia rampicanti che arbustive. La varietà maggiormente diffusa in giardini e appartamenti è la Hydrangea Macrophylla (o Hydrangea Ortensis), varietà della quale fanno parte anche le cosiddette Lacecap.

Il colore dei fiori delle ortensie (rosa, azzurro, violaceo, rosso e così via) può variare in base al ph del terreno: le stessa varietà può produrre fiori rosa o rossi in terreni alcalini e azzurri in terreni acidi.

Ma veniamo alle cure colturali:  Le ortensie coltivate in giardino sono in genere molto longeve e possono raggiungere anche dimensioni piuttosto ragguardevoli, le varietà più grandi possono raggiungere infatti anche i 3 metri tanto in larghezza, quanto in larghezza. In genere crescono bene in penombra, ma alcune varietà si mostrano resistenti anche in pieno sole, l’importante è che vengano annaffiate con regolarità. Le ortensie infatti hanno bisogno di molta acqua e le radici vanno mantenute costantemente umide.

Il periodo più indicato per piantare le ortensie è la tarda primavera e l’autunno, almeno per le ortensie coltivate a terra, se invece intendete coltivarle in vaso l’impianto è possibile tutto l’anno, a patto di evitare i periodi troppo freddi o troppo caldi. Le piante fioriscono a metà estate e mantengono il loro aspetto rigoglioso fino all’autunno.

La concimazione della pianta ancora in fase di crescita va effettuata dopo che questa ha attecchito bene, solo a questo punto è possibile usare fertilizzanti che contengano quantità bilanciate di azoto, fosforo e potassio. Una volta che la pianta è prossima alla fioritura è necessario invece impiegare fertilizzanti che non contengono potassio.

Quanto alla potatura la comune ortensia (Hydrangea Macrophilla) può essere potata in primavera o in autunno dopo la fioritura. Lo scopo della potatura dell’ortensia non è quello di migliorarne la forma, quanto piuttosto quello di eliminare rami secchi o troppo lunghi. La potatura primaverile in particolare va riservata ai casi in cui si vuole limitare la crescita della pianta. Si procede eliminando le infiorescenze, recidendo gli steli sopra le due gemme superiori ed eliminando quelli che appaiono più deboli. Così la pianta potrà rinnovarsi.

9 commenti su “Le ortensie, qualche informazione per cominciare”

  1. salve,mi potrebbe dire che caratteristiche ha l’ortensia toscana,rispetto a quella lombarda ? Avrei intenzione di acquistarne ;ma vorrei capire quali sono le migliori,visto che ne sono innamorata;non vorrei sbagliare la scelta. la ringrazio anticipatamente.
    in attesa

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