Rosa bionica, come verrà utilizzata?

Si continua a discutere della creazione della rosa bionica, la prima creata in laboratorio e presentata al mondo intero lo scorso novembre. E’ una rosa nata in Svezia, all’interno della quale vi sono dei circuiti elettrici e sensori che si sviluppano all’interno della rete di vasi nella quale scorre la linfa. Una vera novità che ha sconvolto il mondo della botanica!

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Ma qual’è lo scopo di questo prototipo? Quello di sfruttare ed ampliare l’attività elettrica che le piante producono in maniera del tutto naturale. Potrebbero quindi svilupparsi delle celle solari di nuova generazione? O ancora, dei sensori capaci di controllare la crescita delle piante?

Per proprio di si, e sono questi i risultati che si vogliono ottenere con lo studio e la creazione di piante bioniche. In queste piante, del tutto modificate, vengono inseriti dei cavi, filamenti di polimeri, che crescono all’interno dei vasi linfatici senza danneggiarli. Il loro scopo? Trasportare i segnali elettrici da e verso ogni punto della pianta.

Grazie alla rosa bionica, vera pioniera in materia, si è così scoperto che le piante possono essere utilizzate come delle vere e proprie mini centrali elettriche, utilizzando l’energia fornita dalla clorofilla si potrà produrre energia green, o anche materiali del tutto nuovi, a scarsissimo impatto ambientale.

Una bella scoperta non trovate? Per ora la rosa bionica è la prima ad aver visto la luce, ma non si escludono in futuro creazioni di altre piante simili.

Photo Credit | Magnus Berggren

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