Arredare il giardino: bordura o aiuola?

Torniamo oggi a parlare di aiuole. Sebbene il tempo possa apparire ancora un po’ traballante, con l’arrivo della bella stagione estiva non c’è niente di meglio che affacciarsi dalla finestra e se si possiede un giardino, bearsi della visione di un prato fiorito ed aiuole rigogliose. Come abbiamo potuto già scoprire in passato, costruire un'aiuola non è sempre facilissimo dal punto di vista tecnico, ma nemmeno impossibile, specialmente se si sa cosa fare.

Oggi concentriamoci a capire meglio cosa è meglio scegliere, a seconda del nostro gusto e del nostro spazio, tra una bordura ed un’aiuola.

Coltivare le Impatiens in giardini e terrazzi

impatiens glandulifera

Della coltivazione delle Impatiens in vaso vi abbiamo già detto; naturalmente è questa l’unica soluzione di cui disponiamo se vogliamo coltivarle in balconi e terrazzi e non disponiamo di un giardino. Sapete già quindi che dovrete prestare molta attenzione alla scelta del vaso, alla frequenza delle innaffiature e all’accostamento delle specie. Adesso, invece, vedremo tutto ciò che c’è da sapere per coltivare con successo le Impatiens in piena terra a cominciare dalla progettazione dell’impianto.

Poichè le Impatiens difficilmente superano l’inverno è bene porle a dimora dove non lasceranno vuoti troppo evidenti durante i mesi più freddi, ad esempio ai piedi di alberi e arbusti; in alternativa è possibile utilizzarle per la creazione di bordure e margini la cui “estinzione” non rappresenterà un problema nè estetico, nè pratico. Per ottenere macchie di colore di grande effetto possiamo anche realizzare accostamenti con altre piante annuali stando bene attenti che abbiano le medesime esigenze in fatto di esposizione.

Lupino, lo snack più amato e conoscito dai palermitani, è un fiore bellissimo

lupinus

II nome scientifico di queste piante, ossia Lupinus, potrebbe derivare dal latino lupus, ma con ogni probabilità esso proviene dal greco lype, amaro, a indicare il sapore acre dei semi crudi, sapore che diviene invece piuttosto gradevole allorché i lupini vengono cotti o tostati.

Molti scrittori antichi, fra cui Columella e Plinio, hanno parlato del lupino, che ha sempre destato molta curiosità per una strana caratteristica; infatti, le foglie di questa pianta hanno la proprietà di seguire il corso del sole spostandosi sul proprio asse, proprio come farebbe un orologio vegetale.

Gli stupendi, svariati colori dei fiori di lupino lo pongono ai primi posti nella graduatoria delle piante decorative per giardino, purché in clima caratterizzato da frequenti piogge estive e da terreno sabbioso siliceo. Con i lupini si possono realizzare ricche e alte bordure, gruppi, macchie e compatte aiuole da sistemare fra l’una e l’altra zona del giardino a guisa di divisorio.

Non bisogna illudersi che la coltivazione dei lupini sia semplice, tuttavia con un po’ di buona volontà si possono ottenere risultati soddisfacenti.

Aiuola e bordura, la scelta delle piante

aiuola

Sapevate che esiste una differenza tra aiuola e bordura? I due termini infatti vengono spesso usati come sinonimi, ma in realtà mentre l’aiuola rappresenta una striscia di terreno delimitata destinata alla coltivazione di piante e fiori, la bordura è invece costituita da un gruppo di piante che seguono un margine e segnano così un confine. Potremmo dire quindi che mentre l’aiuola ha una funzione meramente decorativa ed è destinata ad accogliere nella propria superficie piante di volta in volta diverse, la bordura funge in qualche modo da elemento architettonico ed ha quindi carattere permenente.

Aiuola e bordura, come scegliere le piante

Ne consegue che la scelta delle piante per il giardino dovrà essere fatta tenendo conto anche della loro destinazione: le piante da aiuola ad esempio sono in genere annuali, devono essere resistenti alle intemperie, oltre che molto belle e vistose e, naturalmente avere lo stesso periodo di fioritura (ad esempio Pelargonium, Fucsia, Tagetes a fiore piccolo, Petunia). Per le piante da bordura invece la scelta ricade in genere su piante perenni con una maggiore rusticità, oppure su arbusti compatti e persino succulente.

La Digitale, il ditale della Madonna

-Digitale

L’origine del nome di queste piante è molto semplice e si riferisce alla forma del loro fiore del tutto simile a un digitus, ossia a un ditale. Nota sin dall’antichità, tanto da essere citata dal poeta Ovidio nelle « Metamorfosi », la digitale è nota per le sue proprietà medicinali, valide soprattutto nelle malattie di cuore, ma non bisogna dimenticare che questa pianta è inclusa fra le specie velenose e quindi deve esser usata solo su prescrizione medica.

Comunemente, essa è nota anche come « ditale della Madonna » o « cornucopia ».

Inutile dire che le stupende infiorescenze della digitale ne fanno una delle piante più apprezzate per la decorazione del giardino e del balcone, purché in vasi abbastanza profondi.

In genere, le digitali stanno bene in gruppo, al centro del tappeto verde, ma si dimostrano altrettanto decorative se disposte in bordure o raggruppate a semicerchio alle spalle di una antica statua. I fiori recisi durano a lungo, ma bisogna avere l’accorteza di raccogliere gli steli quando non tutte le corolle sono ancora aperte, ma già si sono schiusi i primi fiori in basso.