Fioriture primaverili, il Ciliegio ornamentale

Il Prunus cerasus o Ciliegio ornamentale è una pianta coltivata per lo più per la bellezza della sua fioritura, sebbene i suoi frutti siano commestibile come quelli del ciliegio comune. Appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è originario delle regioni del Medio Oriente, anche se ormai la sua diffusione è estesa a tutte le zone temperate del Pianeta. Il Ciliegio ornamentale è caratterizzato da un fusto eretto con chioma piramidale e foglie ovali di colore verde chiaro. I fiori sono di colore bianco o rosa, semplici o doppi, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

Allo stato spontaneo cresce su qualunque tipo di terreno, mentre nella coltivazione domestica è consigliabile mescolare al substrato una buona dose di stallatico maturo nella fase di messa a dimora ed alla fine dell’inverno. Lo si può coltivare anche in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute, o addirittura come bonsai.

Fioriture primaverili: l’Epimedium

L’Epimedium è una pianta erbacea perenne originaria dell’area mediterranea ed appartenente alla famiglia delle Berberidacee. Presenta fusti sottili di colore brunastro e foglie cuoriformi, verdi o rossastre a seconda della stagione. I fiori sono riuniti in grappoli di colore bianco, giallo, lavanda o rosso porpora e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

E’ una pianta coltivabile sia in vaso che in piena terra, sebbene nel secondo caso sia necessario proteggere adeguatamente i rizomi nella stagione più fredda dell’anno. L’Epimedium si adatta perfettamente alla coltivazione in bordure ed aiuole, ma regala il meglio della sua bellezza se utilizzato nella decorazione dei giardini rocciosi, pur avendo uno sviluppo molto lento. La coltivazione di questa pianta è abbastanza agevole e non richiede conoscenze particolari nell’arte del giardinaggio.

Fioriture primaverili: Phillyrea angustifolia

La Phillyrea angustifolia, nota anche con il nome di Ilatro sottile, è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleacee ed originaria della zona mediterranea. E’ caratterizzata da un portamento arbustivo e può raggiungere i tre metri di altezza. Le foglie sono semplici, opposte, di colore verde chiaro e restano a far bella mostra di sé per tutto il corso dell’anno. I fiori sono riuniti in grappoli ascellari di colore bianco e fanno la propria comparsa in primavera, prima di lasciare il posto ai frutti, costituiti da drupe scure simili ad olive.

E’ una pianta che si può coltivare in piena terra, essendo particolarmente resistente alle basse temperature, ma può regalare ottimi risultati anche se allevato in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. Per concludere, ricordiamo che la Phillyrea angustifolia è particolarmente indicata per la coltivazione in terreni di difficile colonizzazione.

Fioriture primaverili: il Cipollaccio

Il Cipollaccio (Muscari armeniacum) è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Lilacee ed originario dell’Asia e del bacino del Mediterraneo, sebbene la sua coltivazione sia ormai diffusa in tutte le zone temperate del Pianeta. E’ costituito da fusti lunghi una quindicina di centimetri e da foglie lunghe e carnose, che crescono in lunghi ciuffi. I fiori sono riuniti in pannocchie di colore blu o viola e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

E’ una pianta che si può trovare facilmente allo stato spontaneo, ma può anche essere coltivata in ambito domestico, sia in piena terra – dove si comporterà come una tappezzante, occupando tutto lo spazio a propria disposizione – che in vaso. La coltivazione del Cipollaccio è abbastanza semplice, purché se ne rispettino le esigenze idriche, evitando di inzuppare il terreno in fase di irrigazione.