Fioriture primaverili: l’Halesia carolina

L’Halesia carolina è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Stiracacee ed originaria dell’America del Nord. I fusti possono allungarsi fino ai quattro metri di altezza, formando poi una chioma piuttosto disordinata. Le foglie sono lanceolate, di colore verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore. I fiori sono a forma di campanella, riuniti in mazzetti di colore bianco o rosa a seconda della varietà, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Solitamente l’Halesia carolina si coltiva in piena terra come arbusto singolo, ma non è così rara la coltivazione in vaso, dove però la pianta raggiungerà dimensioni più contenute. E’ una pianta che richiede davvero poche cure e che regala una fioritura spettacolare, elegante e delicata per tutto il corso della primavera.

Fioriture primaverili: il Lino

Se volete circondarvi di azzurro nella stagione primaverile, potete optare per la coltivazione del Linum (Lino), pianta appartenente alla famiglia delle Linacee ed originaria di Africa, Europa ed Asia. E’ caratterizzata da  fusti piuttosto sottili alti al massimo 50 centimetri e da foglie lineari e lanceolate di colore verde più o meno scuro a seconda della specie. I fiori sono formati da cinque petali di colore azzurro o celeste e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Alcune specie sono utilizzate per la produzione di fibre tessili, mentre altre si adattano perfettamente alla coltivazione domestica sia in vaso che in piena terra come annuali o come perenni. La coltivazione del Linum non è affatto difficile e le cure richieste sono davvero poche per una pianta capace di regalare una fioritura spettacolare e abbondante da marzo fino a settembre.

Linguaggio dei fiori, il Narciso

Tra le fioriture primaverili non possiamo non menzionare il Narciso, un bellissimo fiore che già da questo periodo allieta i nostri giardini. Il Narciso, il cui nome scientifico è Narcissus, è una pianta bulbosa originaria dell’Europa appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae, che viene coltivata soprattutto per i suoi fiori molto ornamentali di colore bianco o giallo.

Nel linguaggio dei fiori il Narciso significa “autostima”, “vanità” e “incapacità di amare”; questo significato è da far risalire alla storia di Narciso, il bellissimo e giovane pastore di cui ci narra il poeta romano Ovidio nel terzo libro della Metamorfosi.

Come sicuramente saprete, Narciso è un ragazzo molto bello ma anche molto vanitoso, tanto da essere completamente abbagliato dalla sua bellezza e incapace di comprendere i sentimenti e la vita. Un giorno, mentre Narciso stava ammirando la sua immagine nelle acqua di uno stagno, Cupido, per prendersi in gioco del giovane, gli truccò la faccia.

Bulbi primaverili

Finalmente la primavera ha fatto il suo ingresso dalla porta principale e le temperature miti ci invitano ad uscire di casa per dedicarci alla cura del giardino. Per il dettaglio dei lavori da fare nel mese di aprile vi rimandiamo all’articolo di domani, ma intanto vogliamo occuparci della cura delle bulbose primaverili, molto apprezzate a qualunque latitudine e capaci di regalare un arcobaleno di colori al nostro ambiente esterno.

Parlando di bulbose primaverili ci si può riferire sia alle bulbose piantate in autunno, che proprio in questo periodo dell’anno regalano il meglio della propria bellezza, sia alle bulbose da piantare in primavera, che invece mostreranno il meglio di sé nella stagione estiva.

Fiori di campo primaverili

Pioggia e vento continuano ad imperversare su molte regioni della nostra Penisola, ma ormai la primavera è dietro l’angolo e con essa arrivano le prime fioriture spontanee nei campi, nei prati, ai margini dei boschi. E’ compito di ogni buon giardiniere seminare o piantare fiori che arricchiscano di colori l’ambiente circostante, ma basta guardarsi attorno per ammirare la bellezza della natura, che ad ogni primavera torna a regalarci uno spettacolo unico con un arcobaleno di fioriture spontanee.

E allora andiamo a vedere quali sono le specie più belle di fiori di campo primaverili che è possibile ammirare da marzo fino all’inizio dell’estate, a cominciare dal fiore primaverile per eccellenza, la Primula, rintracciabile facilmente nei prati o nei boschi di latifoglie, su terreni umidi ed ombreggiati. Da febbraio fino alla primavera inoltrata colora di giallo l’ambiente circostante, ma è anche utilissima sia in cucina nella preparazione di gustosissimi piatti (vedi il pollo alle primule).

Fioriture primaverili: la Caltha palustris

Per rallegrare una fontana, un laghetto o un corso d’acqua si può puntare sulla coltivazione della Caltha palustris (Calta palustre o Farferugine), appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria delle zone a clima temperato del Pianeta. Si tratta di una magnifica pianta che presenta fusti alti non più di trenta centimetri e foglie lunghe, cordate, di colore verde scuro. I fiori sono costituiti da cinque petali di colore giallo oro e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi restare in bella mostra per tutta l’estate.

La Farferugine si trova spesso allo stato spontaneo nei pressi di zone particolarmente umide, ma può anche essere coltivata in ambito domestico, purché le venga assicurata la giusta umidità ambientale. Per godere della sua splendida fioritura primaverile si consiglia dunque di posizionarla in un terreno umido e di innaffiarla con regolarità, specie nella stagione più calda dell’anno.

Tulipani, cure e coltivazione

Il tulipano, botanicamente noto come Tulipa, è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliaceae di origine asiatica e mediterranea, ma ormai diffusa in tutto il mondo; nel nord Europa il tulipano fu introdotto nel 1500 e fin da subito ebbe una diffusione molto rapida, soprattutto in Olanda, tanto da diventare il Paese leader nella coltivazione di questa pianta bulbosa.

Con il passare del tempo la coltivazione dei tulipani ha fatto molti progressi, sviluppando centinaio di specie ibride e di cultivar: basti pensare che la classificazione moderna dei tulipani prevede quindici gruppi, dei quali sono uno è composto dalle specie botaniche, mentre gli altri sono tutti occupati dai vari ibridi divisi per colore dei fiori, per periodo di fioritura e per dimensioni.

Senza dubbio, l’enorme diffusione dei tulipani è da ricercare nella facilità di coltivazione, nel delicato profumo e nella bellezza dei fiori molto colorati che fioriscono in primavera, precisamente da marzo a maggio.

Fioriture primaverili: la Viola cornuta

La Viola cornuta è una pianta appartenente alla famiglia delle Violaceae originaria della Spagna che cresce nelle zone temperate di tutto il mondo; è una pianta di taglia media, può raggiungere i 20 centimetri di altezza ed è l’ideale sia per i vasi che per le aiuole, ma può essere impiegata anche nei giardini rocciosi; chi non possiede il giardino può coltivarla all’interno dei panieri sospesi oppure usarla per creare delle colorate cassette da davanzale.

La viola cornuta è una pianta di facile coltivazione che si caratterizza per i suoi fiori lievemente profumati e dalle diverse colorazioni nei toni dell’azzurro, del lilla e del bianco; i fiori appaiono da maggio a settembre, a seconda della varietà; per garantirsi una fioritura abbondante, oltre a proteggere la pianta dal gelo, bisogna tagliare lo stelo dopo l’appassimento.

Per la sua facile coltivazione e per il colore dei suoi fiori, la Viola cornuta è l’ideale per abbellire il giardino in primavera.

Fioriture primaverili: la Primula denticulata

Tra le 500 specie di Primule che ogni anno annunciano l’arrivo della stagione primaverile, una delle più spettacolari è senza dubbio la Primula denticulata, caratterizzata da fusti alti non più di venti centimetri e da foglie riunite in rosette basali di colore verde chiaro o grigio verde. I fiori sono riuniti in sfere tondeggianti di colore bianco, lilla, orsa o porpora e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi restare a lungo sui fusti.

La Primula denticulata è particolarmente adatta per la decorazione di bordure ed aiuole o per la formazione di giardini rocciosi. Volendo, la si può coltivare anche in vaso, magari scegliendo delle ciotole abbastanza larghe che esaltino la bellezza della fioritura. E’ una pianta di facile coltivazione, che può essere lasciata nella sua collocazione originale anche durante la stagione più fredda dell’anno, quando perderà il fogliame, ma non disseccherà completamente, rifiorendo poi all’arrivo della bella stagione per diventare uno dei più spettacolari fiori primaverili da giardino.

Fioriture primaverili: la Ginestra bianca

Solitamente la Ginestra viene associata al colore giallo, poiché gialli sono i fiori delle specie più diffuse. Ma sapevate che esiste anche una specie bianca di questa splendida pianta? Il nome specifico è Ginesta o Retama monosperma, meglio nota proprio come Ginestra bianca, appartenente alla famiglia delle Leguminose ed originaria della Turchia, sebbene sia diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. E’ costituita da fusti sottili senza foglie e può raggiungere i 3 metri di altezza. I fiori sono di colore bianco e si manifestano nella tarda primavera o in estate.

La Ginestra bianca è una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo, ma non è detto che non possa essere coltivata in ambito domestico, sia in piena terra che in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede cure continue, a parte una buona pacciamatura nel periodo invernale, quando le gelate rischiano di compromettere la salute dell’apparato radicale.

Fioriture primaverili: il Rhaphiolepis

Il Rhaphiolepis è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’America, molto diffusa in tutte le zone temperate del Pianeta per via della bellezza della sua fioritura. E’ caratterizzata da fusti che possono raggiungere il metro e mezzo di altezza e da foglie ovali, cuoiose, di colore verde brillante. I fiori sono molto delicati, formati da cinque petali di colore bianco o rosa, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

E’ una pianta che solitamente si coltiva in piena terra, avendo però l’accortezza di coprirne le radici nella stagione più fredda dell’anno, poiché le gelate potrebbero compromettere la salute dell’apparato radicale. Volendo, la si può coltivare anche in vaso, dove però non raggiungerà dimensioni notevoli, contenendo la crescita. La coltivazione del Rhaphiolepis è abbastanza semplice, purché si trovi la collocazione adatta all’interno della casa o del giardino.

Fresie, quando piantarle

Le fresie, con il loro profumo deciso, rallegrano un po’ dovunque le ultime giornate invernali preannunciando, allo stesso tempo, l’arrivo della primavera. Il momento di migliore per interrare i cormi di fresia è senz’altro l’autunno, perchè solo in tal modo si ottiene una fioritura soddisfacente: prolungata e abbondante. Tuttavia, se avete dimenticato di farlo siete ancora in tempo a correre ai ripari, le fresie, infatti, possono essere piantate senza problemi anche alla fine dell’inverno e all’inizio della primavera. La piantumazione in epoca, per così dire, tardiva, darà luogo a una fioritura più timida ma ugualmente gradevole.

D’altra parte, la piantumazione autunnale pone, a chi vive in zone caratterizzate da rigidi climi invernali, una difficoltà non da poco; i cormi di fresia infatti sono poco resistenti al gelo e laddove le temperature scendono facilmente sotto lo zero possono essere coltivati solo in contenitori che andranno posti al riparo all’arrivo dei primi freddi intensi. Il problema non si pone in zone a clima più mite, dove le fresie possono essere piantate in autunno anche in piena terra e senza alcuna protezione.

Fioriture primaverili: l’Iberis sempervirens

Tra le innumerevoli varietà di Iberide merita una menzione speciale l’Iberis sempervirens per via della delicata fioritura, particolarmente adatta per la decorazione di aiuole, bordure e giardini rocciosi. Si tratta di una pianta che raramente supera i 40 centimetri di altezza, costituita da foglie ovali e cuoiose di colore verde scuro. I fiori sono riuniti in mazzetti di colore bianco, giallo o rosa e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per mantenersi poi sulla pianta per diverse settimane.

La coltivazione dell’Iberis sempervirens è abbastanza semplice e non richiede conoscenze particolari, purché se ne rispettino le esigenze in termini di collocazione e fabbisogno di acqua. In particolare, ricordiamo che questo tipo di pianta deve essere protetto dalle gelate invernali grazie ad una buona copertura ed alla pacciamatura del terreno.