giardino zen

Giardino Zen, ecco i più belli (foto)

Il giardino giapponese, o giardino zen, possono essere di diverse tipologie ed essere creai utilizzando diversi materiali, a seconda dello stato d’animo di chi li crea, e di ciò che vuole trasmettere. Questi giardini sono stati progettati per esplorare la coscienza attraverso la meditazione. Oggi vi offriamo una galleria con alcune foto di diversi giardini zen, con i loro significati simbolici, a cui potete ispirarvi per creare anche il vostro angolo di tranquillità in casa o in ufficio.

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giardini miniatura nuova moda

Giardini in miniatura: una nuova moda

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L’amore per la natura può essere espresso in tanti modi. Negli ultimi tempi però un particolare trend sembra essersi stabilito: quello dei giardini in miniatura. Ambienti vivibili solo da ipotetici lillipuziani, ma curati sotto ogni minimo aspetto e particolare dagli interessati umani a grandezza naturale.

Il Salone del Libro Editoria & Giardini dal 22 al 30 settembre a Verbania

Libri e giardini possono essere un binomio vincente? Assolutamente sì, anzi, insieme diventano un evento da non perdere. Dal 22 al 30 settembre, infatti, a Verbania, in Piemonte, si terrà l’11° edizione del Salone del Libro Editoria & Giardini, l’unica rassegna italiana di editoria dedicata al giardino che, quest’anno, sarà dedicata alla tradizione giapponese con una serie di iniziative e una sezione di libri dal titolo “Nel Giardino Giapponese”.  

Giardino Giapponese: un viaggio tra i più famosi

I giardini giapponesi rappresentano la storia millenaria di una cultura tra le più particolari al mondo. Ogni elemento di queste magistrali costruzioni è pensato ed eseguito per corrispondere ad un preciso canone di armonia e naturalezza. Esso è chiamato a riprodurre una rappresentazione della natura esterna senza farla apparire artificiale. Vi è tutta una filosofia dentro a questo modo di intendere la botanica. Un mondo incontaminato, ma dall’alto significato, dove tutto gioca sulla contrapposizione e sull’armonia.

Ovviamente non vi è posto migliore dove vedere un giardino giapponese se non nel Giappone stesso. E la storia ci insegna che i migliori, quelli più famosi sono visitabili nella cittadina di Kyoto.

Come costruire un piccolo giardino zen

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Se avete voglia di dare un tocco orientale alla vostra casa non c’è niente di meglio di un piccolo giardino zen; non serve comprarlo, con poche mosse se ne può realizzare uno di piccole dimensioni che sarà perfetto per ospitare sassolini e bonsai. Per prima cosa è necessario procurarsi o costruire un contenitore con le seguenti dimensioni, ovvero 150x50x20h, vanno bene anche quattro assi di legno inchiodate insieme; dopodiché procuratevi 2 o 3 bonsai, 4 grandi pietre, sabbia fine e ghiaia.

Dopo aver inchiodato insieme le assi e creato un contenitore rettangolare, sistematelo in quella che sarà la sua collocazione definitiva e riempitelo con uno strato di sabbia di circa 15 cm di spessore; disponete come preferite le pietre e i bonsai: questo giardino zen dovrà essere esattamente come volete voi!

Il giardino Zen

giardino zen

Secondo la dottrina buddista, il giardino Zen è un luogo che simboleggia gli elementi naturali e facilita la meditazione comunicando calma e serenità. Non si tratta quindi di un semplice ornamento e la sua creazione e la  “manutenzione” presuppongono una adeguata conoscenza della filosofia orientale. Ciò premesso, il più semplice e noto dei giardini zen è il karesansui, detto anche giardino giapponese in stile paesaggio secco, composto da due soli elementi: la sabbia, che simboleggia l’oceano e le pietre  che rappresentano la terra, la vegetazione e gli animali marini sacri.

Nato in Giappone molti secoli fa, il giardino zen è sempre stato associato alla spiritualità buddista, tuttavia fu solo nel VI secolo d. C. che cominciò ad evolversi e ad assumere la valenza con la quale lo conosciamo oggi, quando cioè cominciò ad avere dimensioni maggiori, in modo che fosse possibile accedere al suo interno oltre che passeggiarvi intorno durante la meditazione, e i sacerdoti Zen cominciarono ad assegnargli la funzione di guidare verso una comprensione più profonda della dottrina.