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Coltivare il timo, consigli utili

Il timo è una pianta aromatica che può essere utilizzata non solo per guarnire i vostri piatti e dare un tocco in più oppure per realizzare delle tisane, ma si tratta di una pianta anche utilizzata in erboristeria per le sue proprietà antisettiche e disinfettanti. Ecco alcuni consigli utili per coltivare il timo in modo facile e con ottimi risultati.

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Significato dei fiori: il timo

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Aroma forte, profumo penetrante: il timo è un erba aromatica tra le più apprezzate nei secoli ed utilizzata in innumerevoli modi dalle popolazioni di tutto il mondo. Gli antichi greci arrivarono addirittura a chiamarlo “Il respiro di Zeus”: scopriamo insieme il suo ruolo del mondo del significato dei fiori.

Erbe aromatiche: il Timo

Timo

Il timo (Thymus vulgaris) è un’erba aromatica che cresce spontanea nella flora italiana e che si riconosce facilmente dal suo profumo molto intenso. Il timo è noto fin all’antichità e in particolare dall’epoca degli Egizi, i quali lo usavano per imbalsamare i corpi e già al tempo dei romani era usato come antidolorifico; inoltre, per le sue proprietà antisettiche, già dal Medioevo, veniva utilizzato per migliorare la conservazione della carne.

Pur essendo un’erba che cresce spontanea in natura, grazie alle sue dimensioni compatte può essere coltivato anche in vaso, oppure piantato come cespuglio ornamentale nei giardini rocciosi. Il timo è una specie perenne sempreverde che raggiunge i 20 centimetri di altezza; possiede piccole foglie dal colore verde-argento, e fiori rosa o biancastri che spuntano da maggio a luglio.

Dal punto di vista colturale, bisogna sapere che la semina deve avvenire a marzo, in un semenzaio e comprendo i piccoli semi con poca terra; le piantine andranno poi trapiantate in autunno o, in caso di freddo particolarmente intenso, nella primavera successiva. La propagazione del timo può avvenire per divisione dei cespi in marzo-aprile oppure all’inizio dell’estate per talea.