Significato dei fiori: il timo

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Aroma forte, profumo penetrante: il timo è un erba aromatica tra le più apprezzate nei secoli ed utilizzata in innumerevoli modi dalle popolazioni di tutto il mondo. Gli antichi greci arrivarono addirittura a chiamarlo “Il respiro di Zeus”: scopriamo insieme il suo ruolo del mondo del significato dei fiori.

Fin dall’antichità, all’interno del linguaggio dei fiori, il timo ha sempre espresso l’operosità e la diligenza. Questo perché veniva correlato alle api, insetti operosi sempre in movimento. Questa pianta è contemporaneamente simbolo di amore duraturo. Sono le le origini proposte per il suo nome: il latino Thymis o Thymosus, che significa “che ha profumo” o il greco Thymos “anima”, o ancora l’egizio Thm, parola da sempre accostata ad una pianta molti profumata che veniva usata per il lavaggio delle salme da imbalsamare.

Gli storici pensano si trattasse proprio del nostro timo: l’odore balsamico e la peculiarità antisettiche lo rendevano adatto ad essere utilizzato per l’imbalsamazione dei cadaveri, e si hanno prove che venisse usato come antibiotico dagli etruschi e dal popolo romano. Come pianta aromatica, utilizzata nei secoli, può contare su molte leggende tradizionali. Alcune leggende cristiane vogliono che questa erba sia stata utilizzata per il giaciglio della Madonna nel corso della fuga in Egitto per salvare Gesù. In Germania, per questo motivo è conosciuta con il nome di Marienbattstroth, (ovvero paglia del letto di Maria, N.d.R.). Nel corso delle feste della Madonna viene per l’appunto bruciato del timo al posto dell’incenso. Sempre in landa teutonica il timo è associato alla divinità Freja, dea dell’Amore e della Primavera, dalle cui lacrime sarebbe nato il timo.

Un’altra leggenda famosa su questa pianta aromatica ci porta nel 1630, nella città di Tolosa durante un’epidemia di peste. Quattro ladri, immuni alla patologia, saccheggiavano case e cadaveri incuranti della morale. Vennero catturati: furono costretti a rivelare che si cospargevano di una pozione di lavanda timo e rosmarino macerati nell’aceto. Questo preparato, considerato un ottimo antisettico naturale tuttora, viene chiamato “aceto dei quattro ladri”.

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