L’orchidea Sarcochilus

Al genere Sarcochilus appartengono circa venticinque specie di orchidee epifite e litofite, originarie dell’Asia e dell’Australia, caratterizzate da grandi cespi di figlie lineari, carnose ed erette, anche se alcune specie presentano foglie nastriformi, di colore verde chiaro e dai fusti sottili al centro dei quali sbocciano da dieci ai quindici piccoli fiori di colore rosa, bianco o lilla.

L’orchidea Epigenium

Al genere Epigenium appartengono circa dieci orchidee epifite originarie dell’Indonesia che, fino a circa ottant’anni fa appartenevano al genere Dendrobium; queste orchidee si caratterizzano per i fusti corti che portano due lunghe foglie carnose di colore verde scuro e per l’abbondante fioritura invernale.

L’orchidea Pleurothallis

Al genere Pleurothallis appartengono centinaia di orchidee epifite originarie delle foreste tropicali dell’America centrale e del Sud; queste orchidee si caratterizzano per non avere pseudobulbi e per presentarsi come cespi di foglie carnose. Le specie più apprezzate sono quelle più piccole, ovvero quelle che non superano i quindici o venti centimetri di altezza.

L’orchidea Chysis

Al genere Chysis appartengono circa sei specie di orchidee epifite originarie dell’America centrale e meridionale caratterizzate da pseudobulbi carnosi, avvolti nella parte inferiore delle foglie, che ogni anno producono dei germogli che vanno a costituire dei piccoli gruppi di altri pseoduubli.

L’orchidea Restrepia

Al genere Restrepia appartengono circa 50 specie di orchidee epifite, in genere prive di pseudobulbi, originarie dell’America centrale e delle zone andine di quella meridionale; queste orchidee si caratterizzano per la fioritura molto prolungata: basti pensare che in natura possono fiorire durante tutto l’arco dell’anno.

L’orchidea Catasetum

Al genere Catasetum appartengono circa 100 specie di orchidee epifite a foglie caduche originarie dell’America meridionale e centrale, caratterizzate dal fatto di avere i fiori dimorfici, ovvero i fiori maschili e femminili dalla forma diversa e che crescono su piante separate.

L’orchidea Cambria

Il genere di orchidee Cambria non esiste in natura, bensì è il frutto dell’ibridazione tra alcune specie di orchidee quali la Miltonia, l’Oncidium e l’ Odontoglossum e, per questo, ne esistono di diversi colori e forme.

L’orchidea Dactylorhiza

Del genere Dactylorhiza fanno parte una decina di specie di orchidee, sia epifite che terricole, originarie dell’America del nord, dell’Asia e dell’Europa e appartenenti alla famiglia delle Orchidaceae.

L’orchidea Rhynchostylis

Al genere Rhynchostylis appartengono sei specie di orchidee epifite originarie dell’Asia tropicale, caratterizzate dal fusto piuttosto corto, dalle foglie allungate, di colore verde scuro e di consistenza spessa, e dai piccoli fiorellini riuniti in un stelo.

I fiori delle orchidee del genere Rhynchostylis si sviluppano lungo uno stelo ricadente che porta un’infiorescenza costituita da circa 30 piccoli fiori di colore bianco o rosato con maculature e labello a contrasto; questi fiorellini emettono un delicato profumo.

Le orchidee del genere Rhynchostylis sono piante molto vigorose che riescono a produrre anche tre o quattro infiorescenze nella stessa stagione; grazie al loro portamento ricadente sono particolarmente adatte per essere coltivate in panieri sospesi.

L’orchidea Encyclia

Al genere Encyclia appartengono circa 15 specie di orchidee epifite originarie dell’America centro-meridionale; la forma di queste orchidee dipende dalla specie, tuttavia hanno alcuni tratti comuni come gli pseodobulbi, che producono due lunghe foglie lievemente carnose di colore verde chiaro; i fiori possono essere anch’essi di colore verde chiaro, oppure bianchi o rosati, con puntinature o venature marroni oppure porpora.

Alcune specie di orchidee del genere Encyclia producono fiori molto grandi, altre, invece, presentano dei piccoli fiori riuniti in spighe; sempre a seconda della specie, i fiori sbocciano in inverno oppure in tarda primavera.

L’orchidea Epidendrum

Tra le orchidee a fioritura invernale più decorative c’è sicuramente l’orchidea Epidendrum, un’orchidea originaria dell’America Tropicale, al cui genere appartengono circa mille specie di orchidee epifite.

Il nome Epidendrum deriva dal greco, e si compone di “epì” che significa “sopra” e da “dèndrom”, ossia “albero”, quindi “sopra all’albero”, un nome che richiama chiaramente la sua caratteristica di pianta epifita.

La specie più conosciuta del genere Epidendrum è l’Epidendrum Ibaguenses, un’orchidea nota anche con il semplice nome di Epidendro, caratterizzata da fusti alti, sottili e rampicanti, da foglie oblunghe e carnose di colore rosso, giallo e arancio, e dai fiori, che compaiono in inverno, di colore compreso tra il rosa e il lilla.

L’orchidea Aerangis

Del genere Aerangis, o Erangis, fanno parte circa sessanta orchidee epifite originarie dell’Africa e dell’Asia, caratterizzate dai fusti carnosi, dalle foglie spesse di colore verde scuro, sulle quali appaiono dei puntini grigi, e dai fiori tondeggianti.

I fiori delle orchidee Aerangis appaiono in primavera o in autunno, e sono di forma tondeggiante, molto profumati e di colore bianco, crema o rosa chiaro. Le orchidee del genere Aerangis sono di dimensioni contenute e per questo possono essere coltivate su corteccia.