Belamcanda chinensis o Leopard lily

Belamcanda chinensis è l’unica specie del genere Belamcanda, della famiglia delle Iridaceae. E’ una pianta rizomatosa che, sebbene perenne, viene di norma coltivata come biennale. Nonostante sia molto rustica ed estremamente facile da coltivare non è particolarmente diffusa nel nostro Paese dove trova comunque impiego come fiore da bordura mista in abbinamento ad altre specie.

E’ nota anche con i nomi comuni Leopard lily, Blackberry lily e Pardanthus (Fior di leopardo). I deliziosi fiori di colore giallo arancio, infatti, sono punteggiati di colore rosso scuro e una volta terminata la fioritura, sono seguiti dai frutti che una volta aperti liberano i grossi semi tondeggianti, lucidi, del tutto simili a more (da qui l’appellativo di blackberry lily). Le foglie di forma ensiforme e di un bel colore verde brillante ricordano quelle degli Iris.

Non ha grandi esigenze in fatto di terreno e si presta bene sia alla coltivazione in piena terra, sia alla coltivazione in vasi e contenitori. Se coltivata in piena terra non necessita nè di annaffiature nè di concimazioni. Diverso è il caso degli esemplari coltivati in vaso che vanno annaffiati regolarmente e concimati con l’aggiunta di concime liquido all’acqua delle innaffiature (per i dettagli sulle cure colturali vedi la scheda a fine post).

Se coltivato in piena terra il fior di leopardo si naturalizza molto facilmente e d’altra parte la caduta dei semi sul terreno (che avviene in autunno) facilita il processo di moltiplicazione che può avvenire per semina (sempre in autunno) o divisione dei rizomi.

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