Capparis spinosa, ovvero il cappero

cappero

Il cappero, il cui nome botanico è Capparis spinosa, è un arbusto tipico della flora mediterranea, appartenente alla famiglia delle Capparaceae, molto diffuso allo stato spontaneo, ma che può essere anche coltivato.

La Capparis spinosa è una pianta suffruticosa caratterizzata dal portamento strisciante e molto ramificato, con un fusto alto circa 40 o 50 centimetri; le foglie sono alterne, a lamina arrotondata e di colore verde scuro. Durante il periodo invernale la pianta entra in riposo vegetativo e riprende la sua attività in primavera, e in estate inizia un’abbondante fioritura che si protrae fino all’autunno.

I fiori sono molto profumati e si presentano peduncolati di colore bianco-rosato con sfumature violacee; i boccioli della pianta raccolti ancora chiusi sono i cosiddetti capperi, che vengono ampiamente utilizzati in cucina; i più pregiati sono quelli piccoli e tondi. Il cappero è una pianta rustica, che resiste bene alla siccità e alle alte temperature, grazie alla conformazione delle foglie e alla capacità dell’apparato radicale di entrare in profondità nel terreno; oltre al caldo sopporta bene il vento, mentre detesta l’inverno rigido e le gelate.

Pur essendo una specie che ama la luce, le giovani piante preferiscono le zone d’ombra; in condizioni naturali sia adegua bene a qualsiasi tipo di terreno, ma se viene coltivato nell’orto è meglio sceglierne uno ben drenato; il cappero non necessità di grandi quantità d’acqua, ma nei periodi di siccità un’innaffiatura regolare ne permette lo sviluppo più rigoglioso.

Alla fine della stagione invernale è necessario effettuare delle potature nelle piante adulte, eliminando i rami più vecchi e secchi; in inverno bisogna procedere con una potatura più drastica per favorire la formazione dei fiori sui rami nuovi. La propagazione del cappero avviene per seme o per talea; è una pianta molto resistente che, però, può essere attaccata dalla cocciniglia o dalle cimici.

Come abbiamo già detto, i boccioli di questa pianta, cioè i capperi, sono molto utilizzati in cucina per impreziosire le pietanze o per arricchire i condimenti; i capperi vengono raccolti tra la fine di maggio e i primi di settembre di ogni anno e conservati sotto sale o sotto aceto. In erboristeria viene usata anche la corteccia della pianta, che è utile per curare le varici, le emorroidi e per migliorare la circolazione del sangue.

 

 

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