Piante medicinali: l’Acetosa

acetosa

L’acetosa, ha un fusto eretto di colore rossastro, ramificato. Le fo­glie sono grandi, astate. Quelle ba­sali sono dotate di un lungo picciolo, mentre le superiori sono flessili. I fiori compongono delle pannocchie di colore verde-rossastro. La fioritura inizia a fine primavera e dura tutta l’estate. La pianta può raggiungere il metro d’altezza.

Questa pianta va colta in maggio-giugno prima della piena fioritura. Si utilizzano la parte aerea, le foglie e i fusti teneri, le radici.

Avvertenze: proibita a quanti soffrono di calcoli, artrite, gotta, reu­matismi e iperacidità. In caso di ele­vata ingestione di foglie crude sono stati riscontrati avvelenamenti con lesioni renali in bambini. Incompa­tibilità con le acque minerali e con i contenitori in rame.

Benché il suo gusto asprigno esalti il sapore dei contorni, in partico­lare degli spinaci e delle verdure cotte, l’acetosa deve essere usata con molta cautela.

Le foglie della pianta possono essere con­sumate fresche nelle insalate in piccole quantità in primavera come blando de­purativo.

La pianta contiene vitamina C, ossalato dì potassio e acido ossalico, ferro.

 

Essa viene usata anche per curare ma­lattie cutanee, quali l’acne, le pelli gras­se e le punture degli insetti. La pianta possiede discrete proprietà emmenego-ghe, diuretiche e stomachiche.

In caso di acne, foruncoli e dermatosi in genere si utilizza il decotto preparato fa­cendo bollire 15 g di foglie fresche in un litro di acqua per qualche minuto e lascian­do riposare in infusione per 10 minuti. Quindi si filtra e se ne consumano 2 tazzine al giorno prese lontano dai pasti. Nel caso di ascessi si confeziona un ca­taplasma con foglie fresche di acetosa, il quale va applicato sulla parte malata per 10 minuti.

Per favorire la circolazione sanguigna e decongestionare i piedi stanchi si prepa­ra un decotto ponendo 50 g di acetosa a bollire per 10 minuti in 2 litri di acqua. Tra­scorso questo tempo si filtra e si aggiun­ge all’acqua del pediluvio. Uso esterno. Come depurativo si utilizza l’infuso di ra­dici: 30 g posti in 1 litro d’acqua bollente. Si lascia riposare un quarto d’ora, si fil­tra e se ne consumano 2 tazze al giorno prese lontano dai pasti.

Il suo contenuto di ferro e vi­tamina C, accompagnate al gradevole sapore, rendono gradita l’acetosa nella confezione di verdure primaverili e di minestre rin­frescanti. Con essa si può prepara­re anche una salsa per accompagna­re pesce e carne. La pianta dell’a­cetosa è perenne e assai forte, per cui se ne possono raccogliere le fo­glie in qualsiasi epoca dell’anno, an­che radendo la piantina in quanto la radice ne emetterà di nuove. La varietà (hortensis) che è quella che generalmente si coltiva, contiene meno ossalati di quella spontanea.

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