Cardamomo, usi e proprietà

cardamomo

L’autunno si sa, porta con sé i primi mali di stagione, quali tosse e raffreddore; senza ricorrere ai farmaci chimici un aiuto ci viene dalle piante dalle proprietà medicinali, come ad esempio il cardamomo, una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, perfetta per curare diversi disturbi, tanto da essere usata da secoli nella medicina cinese e ayurvedica.

Il cardamomo è molto utilizzato in India per la cura dei denti, delle infiammazioni alle gengive, per trattare la tosse e il raffreddore, ma anche in caso di problemi digestivi e di intestino irritabile. Secondo la medicina ayurvedica, il cardamomo è in grado di curare i disturbi del sistema urinario ed è efficace contro le emorroidi e la tosse; la medicina tradizionale cinese, inoltre, usa questa spezia in caso di mal di stomaco e di dissenteria.

Il cardamomo possiede anche proprietà stimolanti che ricordano, seppur in maniera più blanda, quelle del caffè; l’azione stimolante è dovuta alla presenza di cineolo, una sostanza che incoraggia il sistema nervoso centrale. Sempre il cineolo è utile in caso di problemi della respirazione, come la faringite e il mal di gola e, grazie alle sue proprietà antisettiche, è un valido aiuto contro l’alitosi.

Proprio in caso di disturbi respiratori è consigliato bere un tè al cardamomo con l’aggiunta di un pizzico di cannella. Sempre il tè di cardamomo è ideale dopo i pasti per migliorare la digestione: questa spezia contiene dei carminativi in grado di ridurre gas e gonfiori. In caso di raffreddore e di vie respiratorie intasate, preparate un infuso al cardamomo: respirerete subito meglio.

Infine, il cardamomo può essere usato in cucina come spezia per insaporire piatti sia dolci che salate e bevande di vario genere: nei paesi arabi viene addirittura aggiunto al caffè insieme allo zucchero per ottenere un gusto più raffinato e particolare.

 

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