Piante aromatiche: la Cannella

cannella

Continua il nostro viaggio virtuale alla scoperta delle piante aromatiche maggiormente utilizzate alle nostre latitudini. Oggi è il turno della Cannella, appartenente alla famiglia delle Lauracee ed originaria della Cina e dell’Asia tropicale.

Il genere comprende due specie, la Cinnamomum zeylanicum (con foglie ovate lunghe più di 10 centimetri e fiori bianchi di piccole dimensioni, riuniti in pannocchie)  e la Cinnamomum cassia, meglio conosciuta come Cannella cinese (con foglie acuminate e corteccia dal colore grigiastro).

La Cannella vera e propria, ovvero quella che utilizziamo per esaltare diversi piatti, si ricava dalla corteccia, che viene lasciata essiccare e poi ridotta in polvere. Come si coltiva?

In realtà la Cannella non richiede dei trattamenti particolari, ma, essendo una pianta tropicale, non sempre riesce ad attecchire a tutte la latitudini. La collocazione ideale è quella in una zona luminosa, ma facendo in modo che i raggi diretti del sole non la colpiscano nelle ore più calde della giornata.

La temperatura deve essere mite anche nel corso dell’inverno, poiché la pianta mal sopporta il freddo intenso e rischierebbe la morte nel caso di gelate improvvise o prolungate. In quanto alle irrigazioni, sarà opportuno mantenere il terreno continuamente umido, evitando però i ristagni d’acqua, che potrebbero danneggiare irreparabilmente l’apparato radicale. E’ importante poi che l’umidità dell’aria sia sempre alta, affinché la pianta si sviluppi nel migliore dei modi.

La concimazione avviene nel periodo vegetativo, per mezzo di un fertilizzante per piante verdi. Per la propagazione invece occorrerà attendere l’arrivo della pimavera e seminare la Cannella in un luogo chiuso, al riparo dalle basse temperature e dalle correnti d’aria.

Per concludere, ricordiamo che la Cannella è una spezia utilizzata sin dall’antichità per aromatizzare pietanze e bevande (gli Egizi la usavano addirittura per imbalsamare i corpi). Inoltre è una pianta che trova un largo utilizzo in medicina, avendo riconosciute proprietà antispasmodiche, digestive e antibatteriche.

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