Fresie, quando piantarle

Le fresie, con il loro profumo deciso, rallegrano un po’ dovunque le ultime giornate invernali preannunciando, allo stesso tempo, l’arrivo della primavera. Il momento di migliore per interrare i cormi di fresia è senz’altro l’autunno, perchè solo in tal modo si ottiene una fioritura soddisfacente: prolungata e abbondante. Tuttavia, se avete dimenticato di farlo siete ancora in tempo a correre ai ripari, le fresie, infatti, possono essere piantate senza problemi anche alla fine dell’inverno e all’inizio della primavera. La piantumazione in epoca, per così dire, tardiva, darà luogo a una fioritura più timida ma ugualmente gradevole.

D’altra parte, la piantumazione autunnale pone, a chi vive in zone caratterizzate da rigidi climi invernali, una difficoltà non da poco; i cormi di fresia infatti sono poco resistenti al gelo e laddove le temperature scendono facilmente sotto lo zero possono essere coltivati solo in contenitori che andranno posti al riparo all’arrivo dei primi freddi intensi. Il problema non si pone in zone a clima più mite, dove le fresie possono essere piantate in autunno anche in piena terra e senza alcuna protezione.

Le fresie che troviamo in commercio sono ibridi e cultivar di una specie in particolare, la Fresia refracta, e sono disponibili di moltissimi colori: giallo, rosa, arancione, viola e bianche. A differenza delle specie che crescono spontaneamente in natura, diffuse per lo più in Africa meridionale, le fresie coltivate hanno una profumazione meno intensa ma non hanno perso l’eleganza delle sorelle “selvatiche” nè le poche necessità colturali. Una volta che i cormi avranno prodoto le prime foglioline potrete cominciare ad irrigare con molta moderazione (aspettate che il terreno sia sciutto tra un’innaffiatura e l’altra).

Quando la fioritura si esaurirà e le foglie si saranno completamente seccate e ingiallite, i cormi possono essere estratti e conservati per la piantumazione successiva.

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